Gli Amici di Nick Hezard - 1976

Anno: 1976
Regista: Fernando Di Leo
Casa di produzione: Centro Produzioni Cinematografiche Città di Milano
Paese di produzione: Italia

CAST
Luc Merenda: Nick Hezard
Lee J. Cobb: Robert Clark
Gabriele Ferzetti: Maurice
Luciana Paluzzi: Anna
Dagmar Lassander: entreneuse Chantal
Isabella Biagini: cameriera Edy
Fred Williams: Henry
Mario Pisu: Phil
Riccardo Salvino: Mark
William Berger: Reutmann
Valentina Cortese: Regina, madre di Nick
Rosario Borelli: Ray
Eddy Fay: ispettore assicurativo Rahn

ATTENZIONE: SPOILER!

Che dire di Fernando. Se ve lo descrivessi, finirei domani. Il Melville all'italiana, nel 1966 debutta alla regia con il film di guerra (dal titolo molto controverso) "Rose Rosse per il Fuhrer" e di lì a poco firmò il suo primo noir con "I Ragazzi del Massacro" nel 1969. Abile commentatore sociale, continuò a lavorare nei noir fino all'ultimo lavoro di Joe Dallesandro in Italia nel 1980 ("Vacanze per un Massacro"), per poi concludere la sua carriera cinematografica nel 1985 con "Killer Contro Killers", scritto e diretto da lui.

Nick Hezard è un abile truffatore, il cui migliore amico viene ucciso da Robert Clark e dai suoi scagnozzi.
Deciso a vendicarlo, con l'aiuto della madre, crea una squadra di truffatori e organizza un "orologio" ai danni del losco criminale, che consiste all'inizio a obbligare Clark a versare un'ingente somma di denaro ai truffatori e poi ad inscenare un omicidio di una ragazza, seguito da un finto processo contro Clark. Questo cade nella trappola e viene costretto a fuggire in Venezuela, in cambio però della somma in denaro versatagli dalle assicurazioni.

Divertente, ma serio. 
Nonostante sia la versione italiana de "La Stangata", immette qualcosa di diverso nel suo piatto, inserendo Lee J. Cobb (ancora fresco dal suo ruolo di antagonista in Mark il Poliziotto) e Luc Merenda al suo secondo ruolo di gangster (anche lui appena tornato dal feroce Il Conto è Chiuso, firmato da Stelvio Massi, buco nell'acqua nel genere). Buona fotografia accompagnata da un discreto ritmo nelle grigie valli svizzere, rese per nulla inquietanti grazie al musicista feticcio di Fernando, Luis Bacalov.

Il film riuscì a passare all'estero con il titolo di Nick The Sting, ottenendo un discreto successo anche all'estero... data un'opera che si colloca nella media..

Un film che si cataloga tra il "non troppo poco, non troppo elevato", ovvero nella media, ma non stercoso come altri che ho recensito io stesso.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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