Il Bandito dagli Occhi Azzurri - 1980

Anno: 1980
Regista: Alfredo Giannetti
Casa di produzione: TEI Film International
Paese di produzione: Italia

CAST
Franco Nero: Renzo Dominici
Dalila Di Lazzaro: Stella
Fabrizio Bentivoglio: Riccardo
Carlos de Carvalho: commissario di polizia
Pierfrancesco Poggi: amante di Stella
Jole Fierro: la madre di Renzo

ATTENZIONE: SPOILER!

Veterano del cinema italiano, debuttò come sceneggiatore nel filone neorealista in "Un Marito per Anna Zaccheo" (1953) e trovò subito accoglienza da parte del regista Pietro Germi: tant'è che una sua sceneggiatura, scritta assieme allo stesso Germi e da Ennio De Concini, vinse un Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 1963 nell'eterno classico di "Divorzio all'Italiana". Ma nel 1961 debutta alla regia con "Giorno per Giorno, Disperatamente", assieme ad un attore che è passato alla storia per il personaggio di Nico Giraldi. Sul finire degli anni '60 lavora anche per gli sceneggiati RAI, dove anche laggiù ebbe un enorme successo al fianco di Enrico Maria Salerno in "La Famiglia Benvenuti" (13 episodi, 1968-69) e nella trilogia di "Tre Donne" nel 1971. Nel 1980, al tramonto della sua carriera si fa' produrre (parzialmente), il film che a breve tratterò, dal suo protagonista e che fu la prima apparizione di un altro volto noto, Fabrizio Bentivoglio.

Renzo Dominici è un contabile di un'azienda di Genova, all'apparenza zoppo e cagionevole di salute, in realtà sta architettando di esserlo per effettuare una rapina nell'azienda senza esser riconosciuto, e per camuffarsi usa mettere una zeppa nelle scarpe per claudicare, una parrucca castana e lenti a contatto marroni per nascondere i suoi occhi azzurri. Riuscita la rapina, viene braccato dalla polizia... ma continua a commettere buchi nell'acqua in giro per la città. I suoi colleghi cominciano a sospettare di lui, ma riesce a metterli a tacere (risparmiando la vita di Stella). Una guardia giurata è testimone della rapina e perquisirà casa sua, ma Renzo lo toglierà di mezzo ancor prima che lui andasse a recuperare il bottino. Riccardo lo riconosce all'interno di una sauna e vuole anche lui il bottino assieme a due complici, ma Renzo li mette fuori gioco. Quando la madre di Renzo si accorge che nei giornali circola il suo identikit, informa subito la polizia e raggiunge il covo, ma Renzo riesce a fuggire definitivamente: destinazione Panama.

Franco è il principale faro in questo guazzabuglio di scene fumettistiche e piacevolmente affascinante nella sua ilarità: Ennio incornicia tutto questo con la sua musica confusa e indaffarata, atta a dimostrare l'aria diretta del film. Cascate di colpi di scena, fotografia che usa di frequente le ombre bluastre e la desaturazione nei colori (Henri Decae, sei tu?). Dalila perfetta nel ruolo di ingenué bella, ma capace di respingere ulteriori avances. La stessa Genova non rimane in disparte durante la caccia a Franco e partecipa attivamente nella sua cattura. Montaggio nella media, recitazione non male per il resto del cast.



Il film in questione riuscì a passare all'estero con il titolo di The Blue-Eyed Bandit, nonché in Germania con il titolo di Der Bandit mit den Schwarz-Blauen Augen.

Vi consiglio vivamente di guardare questo film, se amate la saga di James Bond.
Troverete alcune similitudini.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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