Il Falco e la Colomba - 1981
Anno: 1981
Regista: Fabrizio Lori
Casa di produzione: Visione Cinematografica
Paese di produzione: Italia
CAST
Lara Wendel: Viva Montero
Fabio Testi: Michele Alemani
Simonetta Stefanelli: Rita Alemani
Danilo Mattei: Pezzà
Nicola Di Gioia: poliziotto
ATTENZIONE: SPOILER (anche se è un flop...)!
Debutto alla regia di Lori, che dal 1966 al 1970 frequentò i corsi di recitazione e regia teatrale allo Studio Alessandro Fersen di Roma: ciò gli spianò la strada per diventare un produttore nel 1973, dove accolse per la televisione il film "La Città del Sole", diretto da Gianni Amelio. Un decennio dopo tornerà a produrre films come "Principe di Homburg" (1983, regia di Gabriele Lavia), "Quando Finiranno le Zanzare" (1994, regia di Giorgio Pandolfi) e "Donna di Cuori" (1994, regia di Lina Mangiacapre). Quattro films all'attivo come regista, di cui tre prodotti e diretti da lui stesso fino al 2001, anno in cui lasciò il cinema con "Lo Strano Caso del Signor Kappa". Si segnala che un anno prima fondò la casa "Matrix Film", assieme a Pacifica Artuso.
Michele Alemanni è un politico in ascesa nel suo partito. Viene gambizzato da un gruppo di terroristi, ma una ragazza assiste al tutto e soccorre Alemanni. Guarito, la incontra di nuovo all'interno di un ristorante e tira un pugno al suo fidanzato che la strattona violentemente, nel mentre lei fugge di nuovo. In seguito si viene a scoprire che lei è una modella e anche attrice, così Alemanni decide di ingaggiarla in politica: prova a restituirgli il foulard nell'albergo in cui vive, ma finisce che lo fanno e lui scopre che lei è una tossicodipendente. Alemanni si separa da sua moglie e va' a vivere con lei, ma l'ex-fidanzato (per via del suocero della moglie) si vendica iniettando alla modella una dose di eroina. In bagno si dissangua con una siringa e la polizia viene a casa di Alemanni, arrestandolo. Ed in seguito si toglie la vita lanciandosi dalla terrazza dell'albergo...
Se il regista voleva costruire una storia d'amore su Fabio Testi e di Lara Wendel, poteva tranquillamente scegliere un altro genere per farlo, evitando di tirare in mezzo un genere che già ai tempi era in coma. Non è assolutamente necessario essere un futuro deputato per poi vedersi la carriera rovinata da un rapporto con una giovane tossicodipendente, e non è indispensabile drogarsi per distruggere le famiglie altrui! Mai e poi mai mischiare due generi completamente diversi come il poliziottesco e il genere romantico... poiché verrebbe fuori un disastro come questo... nessuno si salva da questo delirio su celluloide. Il regista tenta il commento sociale, ma fallisce miseramente in questo clima preconfezionato da commedia romantica... con il pedale fisso sul melodramma.
Questa telenovela alla Profondo Rosso è riuscita a passare all'estero, con il titolo di The Hawk and the Dove. Ma fortunatamente non si hanno notizie di produzioni non anglofone.
Morale? Altamente sconsigliato, meglio farsi gli spaghetti con la marmellata, piuttosto che rivedere ancora un singolo frame di tale pellicola...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
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