Los Ultimos Golpes de "El Torete" (Gli Ultimi Colpi di "El Torete") - 1980
Anno: 1980
Regista: José Antonio de la Loma
Casa di produzione: Zodiaco Films
Paese di produzione: Spagna
CAST
Angel Fernandez Franco: El Torete
Bernard Seray: El Vaquilla
Berta Cabré
Isabel Mestres
Fernando Guillén
Simòn Andreu
Pepa Palau
ATTENZIONE: SPOILER!
Siamo arrivati al finale della trilogia di José Antonio de la Loma, però con un film autobiografico sul Vaquilla e sul Torete, due delinquenti realmente esistiti.
Concludiamo con onore questa trilogia, mai uscita dai confini spagnoli.
Siamo nel 1980, dove il filone del poliziesco all'italiana era vicino all'esaurimento totale, data la mancanza di idee per farlo continuare, dato che molti registi dell'epoca erano concentrati sulle commedie, piuttosto che su tale genere. Stelvio Massi continuò il suo getto continuo, fregandosene altamente della qualità dei suoi films: un esempio fu Speed Driver e Speed Cross, ma non manca un'opera che rimane ben salda alla qualità del genere, come Poliziotto Solitudine e Rabbia. Il 97% dei registi, in quest'epoca, producevano polizieschi low-budget... basti vedere i films di Alfonso Brescia, sempre se siete pronti mentalmente a vedere il trash delle sue pellicole, piene di pezzi presi da altri films del genere...
Nel frattempo, in Spagna nasce il cine quinqui, ovvero un genere basato sulla delinquenza minorile, a causa del ceto bassissimo in cui vivevano, costretti a delinquere per mangiare e avere un tetto su cui vivere. Il regista Loma cercò di puntare gli occhi della società dell'epoca su questo problema piuttosto grave, riuscendoci con successo.
Entrambi uniscono le forze e conducono una vita criminale, piena di rapine, inseguimenti e saccheggi. Più tardi riescono ad avere un lavoro, ovvero lavorare come meccanici di automobili e, successivamente, piloti di automobili, ma per poco tempo.
Proseguono la loro vita da criminali, e lungo la strada vengono inseguiti dalla polizia, svolgendo un inseguimento spettacolare, con acrobazie da levare il fiato!
Nel frattempo, interviene una conduttrice radiofonica di nome Begona (Isabel Mestres) che si affida a loro, e tiene un discorso istruttivo sulla trasmissione, raccontando come i giovani delinquenti siano figli di famiglie povere, ma rette durante il boom industriale degli anni '60, stabilendosi nei sobborghi periferici, costruiti da uno Stato benefattore.
Quindi, il Vaquilla viene arrestato dalla polizia, ma El Torete lo aiuta a fuggire.
Più tardi, il Torete si innamora di Berta (Berta Cabré), la ragazza di Vaquilla e ne conseguono problemi. Successivamente, vanno in un villaggio dei Pirenei, dove appare un giornalista, che scriverà un reportage sulla loro vita.
Nel film abbiamo di tutto: azione, erotismo, gare automobilistiche, sfruttamento e sensazionalismo che minano la verosimiglianza di questi due criminali.
Lo stile di Loma riesce a farsi sentire, data l'urbanità realistica, nonché nell'atmosfera e di prendere posizione a favore delle persone emarginate dalla società di allora.
Il passare del tempo non ha avuto pietà nella maggior parte dei film quinqui, ma hanno rappresentato un tempo e uno stile di vita nella storia della Spagna, e ora possono sembrare un po' ingenui. Un'ottima occhiata alla vita giovane e all'amicizia nella parte marginale consente alla storia di fluire in modo efficiente e di essere realizzata in un modo realistico, ma a volte manca di credibilità.
La sceneggiatura di Loma è forte, ricca di eventi spiacevoli, tra cui nudismo e scene violente, anche condite con un po' di ingenuità e di brevi momenti comici.
Anche questo film della trilogia non uscì dai confini della Spagna. Ma almeno rimane un documentario della Spagna in "transizione" dalla dittatura franchista alla Spagna monarchica democratica, mostrando come si viveva all'epoca.
Se siete degli aspiranti criminologi, è obbligatorio guardarsi tutta la trilogia di Loma.
Pietra miliare dei films sul crimine di strada.
E' stato un onore recensire l'intera trilogia di Loma, quasi invisibile in Italia e in Europa.
E, comunque, ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
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