Paura in Città - 1976
Anno: 1976
Regista: Giuseppe Rosati
Casa di produzione: Triomphe Film
Paese di produzione: Italia
CAST
Maurizio Merli: commissario Mario Murri
James Mason: il Questore
Raymond Pellegrin: Alberto Lettieri
Franco Ressel: procuratore Lo Cascio
Silvia Dionisio: Laura Masoni
Fausto Tozzi: maresciallo Esposito
Cyril Cusack: Giacomo Masoni
Tino Bianchi: superiore di Masoni, alle ferrovie
ATTENZIONE: SPOILER!
Rosati, del quale non si conosce praticamente nulla, inizia la sua carriera come assistente alla regia nel 1966 con "Delitto d'Amore"; per poi esordire come regista e sceneggiatore due anni dopo con lo spionistico di "Scacco Internazionale" (1968). Dopo avere provato a sfondare nel western all'italiana di "Campa Carogna... la Taglia Cresce" nel 1973, si fionda nel poliziottesco/giallo fino al termine della sua carriera. Lascia definitivamente il cinema come regista nel 1978 e come sceneggiatore nel sconosciuto "Con la Zia Non è Peccato" nel 1980.
Nella città di Roma, 12 detenuti, capeggiati dall'omicida Alberto Lettieri, evadono dal carcere di Regina Coeli. Il caso viene affidato al commissario Mario Murri, richiamato a Roma apposta. Murri, che ha perso moglie e figlio a causa della banda di Lettieri, scopre interrogando Laura, la giovane nipote di Giacomo Masoni, ex-responsabile di un settore ferroviario e costretto da Lettieri ad evadere insieme a lui, una pista capace di condurlo al criminale. Con ogni probabilità, il bandito si servirà di Giacomo per assaltare un convoglio ed impadronirsi di un carico di banconote, destinate al macero, per un valore di alcune decine di miliardi di Lire, che un treno porterà da Milano a Roma.
Dialoghi fumettistici come il film stesso, realizzato solamente sull'onda del successo di Merli. Rosati tenta la critica alla società dell'epoca, ma il tutto viene letteralmente azzoppato dai clichés del poliziottesco... l'eroe solitario più giustiziere che commissario, impegnato a fare la guerra con la città. Nonostante le palesi falle, codesto salvagente si tiene a galla (malapena) più per le scene d'azione ridotte all'essenziale e dalla discreta colonna sonora di Chiti ad alta tensione (che nella disastrosa """""Banda Vallanzasca"""" darà il suo meglio). Non delude la fotografia atta ad illustrare il variegato guardaroba del cast ed il chiaroscuro per dimostrare che nelle ombre possono avvenire fatti roventi... nulla di interessante a livello del montaggio. Passabile e dimenticabile prodotto, nel complesso insipido.
Visione consigliata a chi è un accanito appassionato del genere... sconsigliato a chi cerca un prodotto interessante del genere.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
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