Speed Cross - 1980

Anno: 1980
Regista: Stelvio Massi
Casa di produzione: Clemi Cinematografica
Paese di produzione: Italia

CAST
Fabio Testi: Paolo
Vittorio Mezzogiorno: Nicola
Daniela Poggi: Inge
Jacques Herlin: Fischer
José Luis de Vilallonga: Meyer
Lia Tanzi: Resi
Romano Puppo: Kurt Schmidbauer

ATTENZIONE: SPOILER!


Siamo nel 1980, dove il cinema italiano aveva lasciato alle spalle un decennio di violenze sanguinanti, come la strategia della tensione, su cui si basava il filone del poliziottesco.
Tali violenze si sono concluse con la marcia dei 40.000 a Torino per salvare la FIAT, con un attentato alla stazione di Bologna. Nel frattempo, Stelvio Massi ci regala le sue ultime opere di questo genere, dopo la collaborazione italo-tedesca di Poliziotto Solitudine e Rabbia

Paolo e Nicola sono due appassionati di motocross che si uniscono per una gara in Austria (in realtà sono in Italia, precisamente a Bressanone). Fin dall'inizio, a Paolo sembra che la gara possa sembrare incerta, dato che un gruppo di loschi figuri comandati da Kurt tentano di sopprimere i giornalisti locali, che esprimono i loro sospetti verso tale gruppo. 
Nicola ha un occhio per le donne, in particolare bionde con i pantaloni corti, che indossa la benzinaia Inge. Il sinistro amico Meyer, che gestisce queste gare motociclistiche, ha risolto tutto e sa' chi vincerà già: è sempre Kurt, in quanto vince le corse di Meyer e uccide le persone che osano ficcare il naso nei suoi tempi di inattività. Il tizio che ha ucciso Kurt è riuscito in un modo inspiegabile ad abbandonare le prove...
Inge finisce per morire e i due finiscono nel mirino della banda...

La pellicola si regge su dei filmati di repertorio su tali gare motociclistiche, montati davvero bene per dare la sensazione di vedere un mockumentary d'azione (Brian docet). Peccato che di austriaco non abbia granché, data l'ambientazione a Bressanone, gli esterni girati nella campagna romana e le scene finali nella pista di Esanatoglia nelle Marche. Bisogna avere molta pazienza per vedere tale film, perché la corsa in moto coordinata da Rémy Julienne alla fine, ne vale la pena. Sdolcinato, musiche funky (merita la colonna sonora, dall'inizio alla fine), con un Fabio Testi calamita per ogni tipo di guaio, che dall'altro lato viene accompagnato dal meno pesante Mezzogiorno, qui che cerca di tenere sulle sue spalle il macigno incomprensibile di tale pellicola; dialoghi che cercano di rientrare nel genere poliziottesco, ma che qui sono oramai sbiaditi.. Non che sia un grande appassionato dei films sulle gare motociclistiche, rimane un prodotto passabile... lasciando perdere tutte le stupidità incontrate nel corso della pellicola. 


Il film passò anche nei Paesi anglofoni con lo stesso titolo del film.

Budget limitato, veramente limitato. Basta vederlo solo per la corsa finale.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

Commenti

Le recensioni e gli articoli più visti del blog

Il Kit del Cinefilo Internazionale 2.0 (dove reperire films, informarsi su films poco noti, etc...)

Inchiesta su un Delitto della Polizia (Les Assassins de l'Ordre) - 1971

La Morte Risale a Ieri Sera - 1970