L'Uomo che Sfidò l'Organizzazione - 1975

Anno: 1975
Regista: Sergio Grieco
Casa di produzione: Bidia Film, Produzioni Atlas Consorziate, Jose Frade Producciones
Paese di produzione: Italia, Francia, Spagna

CAST
Howard Ross: Steve
Karin Schubert: Maggie
Stephen Boyd: ispettore McCormick
José Calvo
Jean-Claude Dreyfus

ATTENZIONE: SPOILER!

Un poliziottesco poco brillante, diretto da un Sergio che non era nella sua forma migliore.
Tranne Stephen Boyd, che si aggira sornione nella pellicola, riesce ad essere un convincente poliziotto, e gli altri attori sono a un livello forte di mediocrità.
E' uno dei tanti films che si rivolge al più semplice dei pubblici, come il resto del filone.


Siamo nel 1975, dove la produzione del filone incomincia a distaccarsi del tutto dal genere americano, creando opere senza tempo come Roma Violenta e Il Giustiziere Sfida la Città. I grandi registi del poliziottesco si lanciano in un vuoto immenso, tentando la fortuna di avere incassi maggiori e accaparrarsi una maggiore fetta di pubblico.
Così come fece Sergio Grieco, creando opere da dimenticare e opere che rimangono note sin al giorno d'oggi come La Belva col Mitra

Steve, un impiegato dell'aeroporto di Fiumicino che mette le mani su una spedizione di droga, con l'aiuto della sua compagna Maggie, la rivende all'estero per un miliardo.
E questa è tutta la trama, signori. Ma vediamo di capire cosa succede nel film.
Le droghe sono destinate a un "eccitabile" russo (che fornisce un po' di sollievo comico iniziale, poi sparisce dalla pellicola).
Tra gli stratagemmi che adotta Ross, per rendere più sicuro il suo passaggio è quello di impersonare l'agente speciale Boyd - che ha avuto i suoi documenti, rubati dalla ragazza di Ross, mentre viaggiava sullo stesso aereo che trasportava il carico di droga.
Come accade dopo, Boyd - invece di essere arrabbiato con Ross - consente a quest'ultimo di fare la maggior parte del lavoro sporco per lui!
A un certo punto del film, Karin Schubert viene rapita, picchiata e violentata in gruppo dai membri malvagi dell'anello della droga.

L'unica novità del film è che il capo della banda, è apparentemente una donna ricca con un'attraente segretaria "lesbica" al seguito; il film include molta azione, come l'inseguimento in elicottero con la Citroen DS e la Simca 1100, ma tutto sommato, il lavoro acrobatico di Remy Julienne in questo film non è tra i migliori del suo passato.
Tuttavia, la colonna sonora di Luis Bacalov è gradevole da ascoltare.
Sergio Grieco utilizza a pieno la formula di Stelvio Massi: creare dei films, ispirandosi a modelli assai superati, anche all'epoca di tali films.

La particolarità della pellicola è la disponibilità del doppiaggio in tre lingue: spagnolo, italiano, francese. Il tutto senza cambiare il titolo del film.

Questo film è guardabile solo per la colonna sonora di Bacalov, già autore delle musiche di Milano Calibro 9 e di La Città Sconvolta: Caccia Spietata ai Rapitori. Mediocrità da ogni poro.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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