Una Magnum Special per Tony Saitta - 1976

Anno: 1976
Regista: Alberto De Martino
Casa di produzione: Security Investment Trust
Distribuzione: Fida Cinematografica
Paese di produzione: Italia

CAST
Stuart Whitman: Tony Saitta
Gayle Hunnicutt: Margie Cohn
John Saxon: Ned Matthews
Martin Landau: George Tracer
Tisa Farrow: Julie Foster
Carole Laure: Louise Saitta
Jean LeClerc: Fred
Anthony Forrest: Robert Tracer
Jean Marchand: Terence
Jerome Tiberghien: Ted Sullivan

ATTENZIONE: SPOILER!

Un grande thriller con una colonna sonora diretta da uno straordinario Armando Trovajoli, che dopo aver conquistato moralmente il pubblico con la colonna sonora di La Mala Ordina (1972), riesce a fare un altro capolavoro con questo film italo-canadese.
Un thriller che non ti lascia tregua, per via degli eventi nel film, tra cui scazzottate, inseguimenti e inseguimenti a piedi. Alberto De Martino ci ha visto giusto, tanto da tenere accesa ancora la passione per vedere uno dei suoi films.

Siamo nel 1976, e il successo del poliziesco in Italia ha portato Alberto De Martino a girare oltreoceano questo genere di film, mentre nel vecchio continente il cinema italiano continua a sfornare opere di grande successo come Italia a Mano Armata, Napoli Violenta, Il Grande Racket, che ingrossavano i botteghini ed accontentavano il pubblico semplice di allora. Il fattore ancora più scatenante era l'apprezzamento estero di queste pellicole, che ha portato registi come Enzo G. Castellari a girare all'estero tali pellicole, con Il Giorno del Cobra (1980). Umberto Lenzi andò anche a New York, a girare Da Corleone a Brooklyn (1979), per via dell'apprezzamento buono di queste pellicole.


All'inizio del film, vediamo Louise Saitta che discute con il suo professore del college, Dr. George Tracer. Louise va' al telefono pubblico per chiamare suo fratello Tony, che è un capitano delle forze di polizia di Ottawa, e gli viene detto che è fuori in servizio.
Più tardi, quella sera Louise fa' una festa con alcuni amici nel campus e il dr. Tracer, che è anche il medico personale di Louise, viene chiamato per prestare aiuto.
Dopo averle dato un leggero stimolante a Louise, incomincia a ballare con una sua amica alla festa. Il dr. Tracer, sbalordito dall'incredibile guarigione di Louise, si rende conto che Louise aveva fatto uno scherzo per andare d'accordo con lui, sull'argomento che avevano avuto quel pomeriggio.
Più tardi, alla festa, dopo che Louise ha sorseggiato un po' di vino, all'improvviso collassa di nuovo e perde conoscenza, ma questa volta non è uno scherzo, ed è reale. Nonostante i numerosi tentativi del dr. Tracer per rianimare Louise, passa a miglior vita.
Al funerale di Louise, il capitano Saitta incontra alcuni amici di Louise, Margi Cohn, suo fratello Terry e anche Julie, un'insegnante di musica del college, nonché la migliore amica di Louise. Julie racconta a Saitta che Louise era molto scoraggiata e depressa, la settimana prima della sua morte.
Il capitano Saitta inizia a sospettare che ci sia stato un gioco prima della sua morte. Si accorge anche che vi è un certo numero di foto di Louise sulla scrivania di Julie, e chiede a Julie se possa averle. Julie riferisce a Saitta che sarebbe giusto per lui avere le foto, dato che Louise era sua sorella.
Di tutti i fatti raccolti dal capitano Saitta, pensa che Louise sia stata avvelenata dal dottor Tracer. C'erano voci in tutto il campus del college, secondo cui Tracer aveva una relazione con Louise, e temeva che sarebbe diventata pubblica, perché il dr. Tracer voleva che finisse.
Le rivelazioni sulla relazione non solo distruggerebbero il matrimonio di Tracer, ma anche la sua carriera professionale. Il capitano Saitta e la polizia fanno visita a casa di Tracer, e gli chiedono di vedere la borsa medica in cui ha lo stimolante che ha dato a Louise la notte in cui è morta e, incredibilmente, con la sorpresa di Tracer, la bottiglia è sparita.
Il capitano Saitta pensa che il dr. Tracer abbia dato a Louise un veleno e in seguito si sia sbarazzato della bottiglia, per coprire il suo crimine. Tracer viene arrestato per sospettato nell'omicidio di Louise, e il capitano pensa che l'omicidio di sua sorella sia stato risolto.
Qualche tempo dopo, una donna viene trovata assassinata e il suo corpo è stato trovato in una discarica. La patologa della polizia scopre che la donna era un uomo, travestito da donna, ed è identificato come Terry Cohn, un amico di Louise e una delle persone che il capitano Saitta ha incontrato al funerale di Louise.
Nella borsa di Terry è stata trovata una foto ritagliata del collo di una donna che indossava una collana blu. Controllando le foto, Saitta pensa che la foto della collana sia molto familiare e scopre che è una delle foto che gli sono state date da Julie, trovando anche una chiave per un armadietto in una stazione degli autobus di Montréal.
Il capitano Saitta si dirige alla stazione degli autobus, per vedere cosa ci sia nell'armadietto, non senza prima fare una scazzottata con altri suoi colleghi, scoprendo che conteneva la collana blu che era nella foto.
Il capitano Saitta inizia a rendersi conto che la collana potrebbe essere la ragione della morte di sua sorella. Saitta incontra Margi, per chiederle del legame di Louise con Terry, per quanto riguarda la collana, si mette in discussione con lei sul fratello Terry, sul perché sua sorella sarebbe coinvolta in qualcuno "come lui". Margi, difendendo suo fratello, dice a Saitta che non dovrebbe dire nulla di negativo sul suo defunto fratello, quando sa' così poco della sua dolce e innocente sorellina Louise.
Controllando tutti gli indizi sulla collana blu, Saitta scopre che la collana è stata rubata da una donna ricca dell'alta società, dalla signora Wilkerson di Toronto, che è stata assassinata qualche tempo prima. Saitta scopre anche che chiunque aveva la collana, la cercavano di rivenderla per una grossa somma di denaro, ma non c'erano acquirenti.
Quindi, come ha fatto Louise ad entrare in possesso di quella collana?
Saitta incomincia a rendersi conto che sua sorella è stata in qualche modo coinvolta in quell'omicidio a Toronto, insieme alla signora Wilkerson.

Un immenso thriller con una colonna sonora che influisce efficacemente su di esso, senza lasciare alcuna tregua nello spettatore. Recitazione di prim'ordine di Stuart Whitman, che nonostante avesse già recitato romanticamente in Quei Temerari sulle Macchine Volanti (1965), qui lo si può vedere talmente assorto nel suo ruolo di capitano che sembra realmente alla ricerca dell'assassino di sua figlia!
All'epoca, il pubblico canadese pensava che questo film fu l'ennesima copia del film di Ispettore Callaghan: il Caso Scorpio è Tuo! (1971), ma negli ultimi tempi è stato rivalutato da renderlo uno dei migliori thriller polizieschi degli anni '70. Possiede una trama molto più profonda che ti fa' pensare mentre guardi il film, ma anche dopo il termine del film.
Il film include due fantastiche scene di inseguimento, una a piedi e l'altro in auto: il primo emozionante, e il secondo sorprendente, in competizione con gli inseguimenti in auto di Bullitt (1968) e Il Braccio Violento della Legge (1971), che cade inconsapevolmente nel comico... dato che Saitta voleva mostrare una foto a chi è fuggito in auto.
Uno dei più intriganti gialli deduttivi che il nostro cinema abbia mai creato, in grado di attirare spettatori anche a distanza di 40 anni, per via degli eventi che potrebbero accadere anche nella vita reale. Dimostrazione che il cinema italiano non era inferiore a nessuno.



Il film passò in altri paesi col titolo anglofono di Blazing Magnum, oppure Shadows in an Empty Room, ma in Germania arrivò col titolo di Feuerstoss.

Un esempio di come un film possa avere l'effetto di maturazione di un whisky: all'epoca era di serie C, poi è passato alla B, e infine è passato alla A, divenendo un cult movie.
Stuart Whitman ha recitato a testa alta in un film di produzione italo-canadese, dopo aver recitato in capolavori come Quei Temerari sulle Macchine Volanti (1965) e in Il Giorno più Lungo (1962), senza aver paura della macchina da presa.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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