[Flopiziesco #6] Mark il Poliziotto Spara per Primo - 1975

Anno: 1975
Regista: Stelvio Massi
Casa di produzione: Produzioni Atlas Consorziate
Paese di produzione: Italia

CAST
Franco Gasparri: commissario Mark Terzi
Lee J. Cobb: avvocato Benzi
Massimo Girotti: vice-questore Spaini
Ely Galleani: Angela Frizzo
Nino Benvenuti: Ghini
Ida Meda: Franca Frizzo
Andrea Aureli: giornalista
Spiros Focas: Morini
Guido Celano: Mario Borelli
Margherita Horowitz: Marta Clerici
Tom Felleghy: dottor Marchi
Leonardo Severini: Colantuoni
Mauro Vestri: direttore dello Sporting Club

ATTENZIONE: SPOILER!

Quando si sfrutta il successo del film precedente. Franco Gasparri, star dei fotoromanzi dell'epoca, ha debuttato insieme a Stelvio Massi in questa trilogia di films che ha fatto il boom di incassi ai botteghini dei multisala. Aveva fatto stragi di ragazze all'epoca, ma il tempo non è stato duro con lui, dato che i suoi films sono tutt'ora guardabili.

Film completo di Mark il Poliziotto Spara per Primo (con sottotitoli)


Siamo nel 1975, dove il cinema italiano vide una impennata nelle produzioni del genere poliziottesco, dovute sia al successo senza confini di queste produzioni e al pubblico semplice di allora, felice e soddisfatto di tali pellicole, cotte e mangiate. Vediamo il già citato Stelvio Massi fare il botto con questa pellicola e con la seguente Mark il Poliziotto Spara per Primo, sempre del 1975. Vi è anche un Lenzi alle prese con Il Giustiziere Sfida la Città, con un Tomas Milian nella parte di un ex-bandito che verrà coinvolto nell'assassinio di suo padre e che dovrà tenere al sicuro il figlio del padre; L'Uomo della Strada fa' Giustizia, dove un Henry Silva indaga per conto suo sulla morte di una bambina in una rapina in una gioielleria di Milano, dato che la polizia non riesce a fare luce sul caso. Marino Girolami (con lo pseudonimo di Franco Martinelli), riesce a fare la pellicola di maggior successo del filone: Roma Violenta. Fernando Di Leo produce una pellicola in cui intravediamo un Luc Merenda fuori parte, ma con un Vittorio Caprioli che riconferma la sua capacità di attore poliedrico, La Città Sconvolta: Caccia Spietata ai Rapitori.

Mark Terzi arriva a Genova per occuparsi del caso delle uccisioni sistematiche di importanti personaggi locali. L'autore di questi omicidi si firma La Sfinge. In particolare un certo Benzi, presidente di un Consorzio Bancario, viene sequestrato.
Purtroppo Mark non riesce a individuare i mandanti e si trova costretto ad affrontare i pesci piccoli in pericolose sparatorie nei vicoli di Genova. Alla fine, il commissario scopre che La Sfinge è soltanto un poveretto che voleva vendicarsi di Benzi e dei suoi complici, responsabili della morte della promessa sposa, deceduta il giorno delle nozze a seguito del crollo di un pilone stradale realizzato dalla ditta di Benzi e soci. L'uomo viene ucciso per colpa della solerzia dei tiratori scelti, ma Terzi, alquanto amareggiato, assicura l'avido Benzi alla giustizia.

"Ma lei non sarà mica uno di quei piantagrane che vogliono il sindacato di polizia?", domanda preoccupato il vicequestore, "io sono un piantagrane e basta". Questa rassicurante affermazione è il biglietto da visita del personaggio di Mark Terzi.
Nel film ci sono almeno 2 o 3 casi in cui Gasparri spara senza mezzi termini a un sospetto, piuttosto che arrestarlo o ferirlo leggermente. Se invece avrebbe effettuato l'arresto, i casi di criminalità nel mondo di Mark sarebbero diminuiti molto più rapidamente.
A parte questa piccola puntualizzazione, questo sequel è abbastanza deludente e non memorabile rispetto al primo. Per la metà non è convincente o elegante, rispetto al primo film. La trama appare caotica, non strutturata e assolutamente non plausibile.
Il film contiene un (esilarante) inseguimento in auto, con rese dei conti abbastanza tese (anche in un cinema multisala in cui sta avvenendo la proiezione di La Polizia Ha Le Mani Legate), ma è molto meno spettacolare di ciò che sono abituato a vedere da Massi.
Film creato in fretta per accontentare il pubblico di ragazze dell'epoca, per dirla breve.


Il film arrivò nei paesi anglofoni con il titolo di Mark Shoots First, ma nei paesi francofoni con il titolo di Mark la Gachette, ovvero Mark il Grilletto, per indicare che Mark sia un poliziotto dal grilletto facile.

Sequel deludente e frettoloso per alcuni spettatori dell'epoca, ma per le ragazze dell'epoca fu uno dei più grandi successi al botteghino. 
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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