Non Sparate sui Bambini - 1978

Anno: 1978
Regista: Gianni Crea
Casa di produzione: Cabes Cinematografica
Paese di produzione: Italia

CAST
Giancarlo Prete: Dino Settimi
Eleonora Giorgi: Ilda
Italo Gasperini: Beaumont
Marco Gelardini: Marco Settimi
Antonella Lualdi: la maestra
Giampiero Albertini: il sig. Settimi
Sandra Trouvè: la ragazza di Marco

ATTENZIONE: SPOILER!

Quando un regista del genere western si cimenta per la prima volta nel campo del poliziesco, riuscendoci abbastanza bene. Un tentativo alla Stefano Vanzina, si potrebbe dire. E' solo che La Polizia Ringrazia (1972) ha avuto più visibilità, rispetto a questa perla dimenticata.
Una spanna al di sopra di altre produzioni locali di fine anni '70, rispetto al mediocre e squallido Mario Bianchi, di cui ne avevo già parlato in precedenza...

Siamo nel 1978, in un'epoca in cui il poliziottesco è in piena fase di implosione su sé stesso, dato che si stanno esaurendo le idee per farlo continuare, in quanto il filone è nelle mani di registi negati come Mario Bianchi. Stelvio Massi dirige tre collaborazioni con Maurizio Merli: Il Commissario di Ferro, Un Poliziotto Scomodo e Poliziotto Senza Paura (distribuito anche negli USA col titolo di Fearless Fuzz!), tutte opere che hanno riscosso un ottimo successo. Fernando Di Leo "saluta" il genere con Diamanti Sporchi di Sangue, un remake di Milano Calibro 9 (1972), e infine con la sua opera più controversa, Avere Vent'anni, in cui si intravedono Gloria Guida e Lilli Carati all'apice della loro carriera nelle commedie dell'epoca. Ed è in questo periodo che le sceneggiate napoletane incominciano a riscuotere un ampio successo da parte del pubblico napoletano e anche italiano.

Una famiglia vive in gravi difficoltà economiche.
Il padre è malato, il figlio minore si droga e il maggiore, Dino, perde il lavoro. Per guadagnarsi il pane, Dino finisce per fare il rapinatore.
Durante una fuga, si rifugia con i complici in una scuola e rischia la vita per salvare i bambini e la maestra, mettendosi contro i suoi compagni, cercando inaspettatamente un riscatto sociale e una redenzione.

Pellicola attualissima, poiché tratta delle società di copertura, l'angoscia del licenziamento, malattie da lavoro senza copertura sanitaria e persino il carattere e la foga dei mercenari. Quarant'anni e non sentirli affatto. Per dirla breve, viene raccontata la storia di un uomo piccolo, laborioso e fedele al sistema della classe sociale a basso reddito, da cui le assi dell'esistenza vengono strappate da sotto i piedi; il tutto raccontato senza indebolire il messaggio di base della pellicola.
Intrattenimento buono, divertente in alcune parti e un livello abbastanza alto di agitazione, e raramente un regista alle prime armi col genere ci riesce così bene.
La regia è composta da solide comparse del genere, in primis Giampiero Albertini, Eleonora Giorgi e Giancarlo Prete, che sono attivamente partecipi alle vicende del film. Si può anche sentire uno svogliato Stelvio Cipriani, che ha ricalcato la colonna sonora da alcuni suoi precedenti lavori. La consiglio caldamente agli appassionati del genere, in quanto non facile da trovare e vedere.


Purtroppo non si hanno notizie di alcune distribuzioni all'estero.

Crepuscolare e intrigante, anche grazie all'aria pauperistica che si respira nel film.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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