Speciale Pillole Perdute: George Méliés e la sua rivoluzione-Parte Prima-


Mèliès intorno al 1890 




Benvenuti o ben ritrovati alla "lezione" di oggi, con un altro appuntamento de le "Pillole Perdute", ma speciale! .
Oggi ci occuperemo di alcune delle pellicole(si, alcune, dato che la lista sarebbe troppo lunga per un post unico) di uno dei più famosi e apprezzati registi degli esordi, senza di lui, il cinema come lo conosciamo oggi, non sarebbe mai nemmeno esistito....

Partiamo dal principio però, come di consueto direi....



LA NASCITA DI UN REGISTA

Georges Mèliès, al secolo Marie-Georges Jean Mèliès nasce nel 1861 in Francia, precisamente a Parigi.
Inizia a farsi un nome come illusionista presso il teatro "Robert-Houdin", dove svolgeva vari spettacoli di magie, illusionismo appunto, oltre che spettacoli di lanterna magica e talvolta usando l'apparecchio di Edison, il Kinetoscopio.
Successivamente il giovane Mèlies si interessa al neonato cinema, quella sera del 28 dicembre 1895, egli era fra gli spettatori della presentazione cinematografica.
Il futuro regista rimane molto colpito dall'apparecchio e fiutando la possibilità di creare interessanti progetti con esso decide di intraprendere quella nuova strada che è il cinema, fu così che cercò di accaparrasi una di quelle prime cineprese, ricevendo un rifiuto da parte degli inventori.
Non demordendo, Mèliès si fece costruire una cinepresa primordiale dal suo ingegnere. 


DAL PALCO ALLO SCHERMO


Già un anno dopo, nel 1896, era attivo come regista, imitando lo stile dei fratelli Lumière, ma ben presto riuscì a crearsi un suo stile personale, usando le sue competenze da prestigiatore nei suoi corti. 
Il 1896 però è anche un anno importantissimo nella storia del cinema, difatti è l'anno dove compare per la prima volta un corto con effetti speciali, a dirigere quel corto fu lo stesso Mèliès.

Infatti nel cortometraggio, della durata di un minuto "Escamotage d'une dame chez Robert-Houdin"(Sparizione di una donna al teatro Robert-Houdin) è il più antico corto sino ad oggi pervenuto dove è presente un rudimentale effetto di montatura.
In tale corto, si vede lo stesso Mèliès sul palco e una donna con lui, poco dopo la donna viene coperta da un telo e fatta sparire, interrompendo la ripresa e poi riavviandola, montata in modo da sembrare genuina  e senza tagli, questo trucco o illusione che di si voglia, fu reso possibile solo con la macchina da presa.
Tale trucchetto all'epoca fu una vera novità.

Scena del corto 


MELIES "FONDATORE" 


Avanziamo di qualche anno, siamo intorno ai primi anni del nuovo secolo, il 1900, Mèliès è già un regista famoso e acclamato dal pubblico.
Secondo un calcolo, preso dalle varie fonti, Mèliès fra il 1896 e il 1914 diresse più di 500 pellicole(dei quali  rimangono purtroppo meno di 200 corti e mediometraggi).
Tuttavia la pellicola che forse lo rese più famoso e acclamato a livello internazionale e lo consacrò nell'Olimpo dei registi fu "Le Voyage dans le Lune"(A Trip to the Moon  Viaggio nella/sulla Luna).
Ispirata sommariamente ai classici di Wells(The First men on the moon) e a Verne(De la terre  à le Lune), la pellicola, della durata  variabile di 15 minuti(dipende dalla versione che si sta guardando) è a tutti gli effetti considerata il papà del genere fantascientifico al cinema, una delle scene, per precisione quella dell'astronave che si schianta contro la luna dal volto umano, è entrata nell'immaginario collettivo ed è stata omaggiata e parodiata un infinità di volte.
A questo film è legato un aneddoto, pare infatti che "A Voyage dans le Lune" sia uno dei primi film piratati della storia della Settima arte.
Alcuni agenti al soldo di Edison in qualche modo(forse corrompendo il proprietario di una sala) ebbero una copia di tale film, una volta fatta arrivare a Edison stesso, egli ne produsse centinaia di copie, spacciando il film per suo sul suolo americano e senza pagare un soldo a Mèliès.

L'iconica scena dell'occhio
 


Ma oltre che padre della fantascienza su schermo, Mèliès fu anche padre del genere horror su schermo.
Questo genere può benissimo essere fatto risalire ad un opera del regista francese, "Le manoir du diable" datato 1896. 
Tale corto, della durata di 3 minuti è a tutti gli effetti il padre del genere horror.
La trama ruota attorno ad un cavaliere e a Mephisto, non mancano di certo gli effetti speciali. 


LA FINE DI UN SOGNO....


Siamo ormai giunti nel 1913 quando la casa di produzione per cui il regista lavorava, la Star Film. chiude per bancarotta. 
Mèliès corrette ai ripari e per qualche tempo riuscì ancora a cavarsela, tuttavia si vide costretto a vendere tutti i suoi film,  senza ricevere compensi per le proiezioni, come conseguenza del contratto con la Star Film. 
Il povero regista ben prestò si trovò costretto a girare senza sosta pellicole su pellicole, ma ormai tali pellicole non interessavano più al pubblico. 
Fu solo con l'inizio della prima guerra mondiale(1915) che Mèliès restò completamente tagliato fuori dal mondo del cinema, tornando a fare spettacoli al teatro, lo stesso che vide la nascita di uno dei registi più famosi e influenti del muto, il Robert-Houdin, sino alla sua demolizione. 
Mèliès si sposò con una delle attrici che presero parte ai suoi primi corti, ovvero Jeanne d'Alcy, i due si ritrovarono nella stazione di Paris-Montparnasse, precisamente nel 1925, la d'Alcy gestiva un chiosco di dolci e giocattoli, una volta sposata con Mèliès, anche quest'ultimo iniziò ad occuparsene. 

Successivamente le cose migliorarono un po, fu riscoperto ed uscì dall'oblio, venendo celebrato sopratutto dai surrealisti, che organizzarono una retrospettiva(la prima). 
Georges Mèliès si ritirò a vita privata in una casa di riposo nel 1932, dopo aver ricevuto la Legion d'onore da Louis Lumière e una pensione, grazie ad un sindacato cinematografico.
Mèliès si spense nel 1938.




CONTINUA NELLA SECONDA PARTE CON LE PELLICOLE PERDUTE DEL GRANDE REGISTA....


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