I poliziotteschi (rari) consigliati da HiddenCinema02

Premessa

Il filone del poliziottesco ha dominato la cinematografia italiana per tutti gli anni '70, venendo criminalizzato senza vergogna da vari critici che non avevano intuito il potenziale del filone, e dall'altro lato apprezzato dagli spettatori; riempivano il botteghino ed erano quasi sempre contenti del risultato dei registi sul grande schermo, coniando il termine del "cinema di genere". Parzialmente, parte di quei films sono stati rivalutati dal Nocturno e hanno trovato la loro giusta distribuzione, ma alcuni di questi films sono rimasti nell'oblio e inediti in DVD.
In questo articolo, vi consiglierò alcuni di questi poliziotteschi secondo i miei gusti, e decidete voi se visionarli o meno. Buona lettura!

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Anno: 1978
Regista: Gianni Crea
Casa di produzione: Cabes Cinematografica
Musiche: Stelvio Cipriani

Inedito in DVD, si tratta di un'opera di denuncia contro la società dell'epoca: racconta la storia di un operaio laborioso e fedele alla classe sociale a basso reddito, che perde il lavoro ed è costretto a delinquere per mangiare e mantenere la sua famiglia (padre malato e fratello minore tossicodipendente). Trama e contesto ancora attuale, nonostante siano passati 38 anni, dato che espone le malattie da lavoro senza copertura sanitaria (il vecchio sistema mutualistico era appena stato pensionato all'epoca), la costante tensione per il licenziamento, disoccupazione crescente e la crisi economica ancora presente dopo la crisi petrolifera del 1973. La migliore prova del regista sotto tutti i punti di vista, visto l'artigianato cinematografico alla Romolo Guerrieri. Stonano le musiche di Cipriani, ricalcate da La Polizia Ringrazia (1972) e la Eleonora Giorgi inserita a forza nella pellicola... per il resto, necessita urgentemente un'edizione restaurata in DVD! 

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Anno: 1979
Regista: Stelvio Massi
Casa di produzione: 3C Cooperativa Cinematografica Conero
Musiche: Stelvio Cipriani

Inedito in DVD, è uno dei prodotti più riusciti dell'amicizia di Merli col regista Massi, insieme a uno dei soli due ruoli oscuri di Mario Merola (insieme al ruolo del boss siciliano in Da Corleone a Brooklyn). Il commissario Paolo Ferro dell'Interpol viene chiamato in Italia da Parigi per risolvere diversi casi di omicidio a imprenditori ed avvocati, il tutto tra sparatorie gratuite, inseguimenti e pugni secchi. Vince il bene non grazie all'intervento diretto, ma dal codice d'onore del male stesso. Prodotto discreto, ma che si lascia vedere dalle caratteristiche citate prima. Distribuito anche in Giappone dalla Toshiba, per farvi un esempio del successo senza confini del genere italiano.


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Anno: 1975 (distribuito in Italia nel 1979)
Regista: Antonio Margheriti
Casa di produzione: Laser Film, Dritte Centama GmbH
Musiche: Paolo Vasile

Inedito in DVD, è una commistione complicata tra il film di rapina e il poliziesco, ambientato in una New York squallida ma arricchita dalle facce buffe di Lee Van Cleef, per cercare di dare enfasi al suo personaggio. E se qualcuno di voi credeva nell'andazzo dei personaggi del film all'inizio, il finale è una sorpresa che manda in subbuglio anche i più esperti del filone, da come l'altro andazzo entra prepotentemente! Il problema più grande del film è evidente sin dai primi minuti: pura discoteca (cattiva) degli anni '70, sebbene il compositore fosse noto al pubblico per La Polizia Interviene: Ordine di Uccidere... fatico ancora oggi a scordare quel "oh, the pain!".
Una piccola distribuzione in DVD la merita a pieno regime.


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Anno: 1975
Regista: Pasquale Squitieri
Casa di produzione: Laser Film
Musiche: Franco Campanino

Noir di ispirazione alla Di Leo, con protagonista un Joe Dallesandro nel momento più alto della sua carriera. Scalata al potere costellata di eventi senza tregua, omicidi e sparatorie, fino ai vertici della malavita e anche a detronizzare il boss Pellegrin, il tutto con una musica funky rock difficilmente dimenticabile e di alto livello. Il buon Squitieri conosce Napoli, anche se si vede per poche volte nel film, nonché uno spaccato dei bassifondi dell'epoca. Il messaggio che passa il film sarebbe: non credere di essere qualcuno solo perché sai essere violento, dato che i boss sono solo marionette e chi le manovra, può eliminarti in pochi secondi. La pellicola merita una sua urgente distribuzione in DVD.



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Anno: 1973
Regista: Michele Massimo Tarantini
Casa di produzione: Dania Film
Musiche: Alessandro Alessandroni

Inedito in DVD, è il debutto del regista con un thriller ironico e frizzante da cartolina a basso costo (ambientato interamente in Grecia), con una storia d'amore forzatissima tra Hilton e la Dexter e con dei combattimenti che riescono solo a far sorridere, per il livello poco al di sopra della parodia... si lascia guardare per un discreto ritmo che non presenta alcun calo di tensione. All'epoca era difficile immaginare che Tarantini si sarebbe poi specializzato nella commedia sexy con Gloria Guida, anche se ci riproverà altre due volte con il genere. Storia assolutamente non scontata, e sono da citare le interpretazioni severe ma giuste di Giampiero Albertini e del sempre affidabile George Hilton, che cerca continuamente di essere un duro, ma è sempre un buono nella vita di tutti i giorni. Una edizione rimasterizzata in DVD è più che necessaria, anche per la presenza di personaggi asiatici che danno un tocco di magnetismo esotico alla pellicola.
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Anno: 1977
Regista: Alberto Marras
Casa di produzione: T.D.L. Film, Angry Film
Musiche: Ubaldo Continiello

Inedito in DVD, si tratta di un curioso noir violento ed ironico che non scivola mai verso la parodia. Qui Marras è alla sua unica prova come regista, e si è dimostrato capace di produrre un film non male con un Ray Lovelock invischiato in una storia più grande di lui, in una storia credibile. Quasi nulla di interessante a livello di regia (tranne per l'assassinio di Orsini), sceneggiatura banale anche se l'hanno scritta in quattro, con una Lilli Carati che è puro ornamento. Funziona bene il boss Mel Ferrer, insieme al sicario John Steiner e Gabriele Tinti. Peccato che al finale, la storia si sgonfia come un palloncino bucato, essendo semplicistico e sbrigativo... ma ha un cast che farà gioire gli appassionati del filone. Una edizione in DVD la merita a pieni voti, ma non in blu-ray.


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Anno: 1975
Titolo originale: Metralleta "Stein"
Regista: José Antonio de la Loma
Casa di produzione: Zodiaco Film, C.B. Film
Musiche: Lallo Gori

Inedito in DVD, è la pellicola che rese famosi in Spagna gli attori Francisco Rabal e John Saxon (che si è doppiato con la sua voce, incredibilmente magnetica). Distoglie l'attenzione dagli omicidi e dall'azione, si focalizza sulla trama e alla caratterizzazione dei personaggi, che nel finale si scontreranno a fuoco in un modo spiazzante. E' una analisi su un commissario di polizia e su un rapinatore di banche, che si scannano a vicenda anche prima del loro scontro finale. Qui il regista getta le basi che poi saranno parte della trilogia dei "perros callejeros", ovvero dei "cani randagi" tra il 1977 e il 1980 sulla delinquenza giovanile nell'epoca di transizione dalla Spagna dittatoriale alla Spagna monarchica. E' più che urgente una edizione restaurata con la dovuta cura in DVD, per questo pezzo di storia del poliziesco all'iberica.
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Anno: 1977
Regista: Piero Livi
Casa di produzione: Universale Cinetelevisiva
Musiche: Claudio Tallino

Inedito in DVD, è una esposizione chiara sul diritto alla giustizia fai-da-te in Sardegna. Gli interpreti sono tutti convincenti, soprattutto Pani e il poliedrico Montagnani ai livelli di Gian Maria Volontè, adattati come un guanto a un ambientazione in cui l'arma si sostituisce al dialogo (e il casting era il punto debole dei film di ambientazione sarda, tra l'altro). La storia può virare sul patetico e la logica di diverse situazioni può sembrare strana agli italiani continentali, ma tutto sommato si sente la voglia di progresso in una terra da cartolina come la Sardegna. Girato davvero bene, dato che analizza il codice deontologico dei pastori sardi dell'epoca. Speriamo in una futura distribuzione in DVD, poiché merita davvero la visione, oltre al capolavoro di Padre Padrone dei fratelli Taviani.


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Anno: 1979
Titolo originale: Insan Avcisi
Regista: Duygu Sagiroglu
Musiche: Gino Peguri

Tra le produzioni italo-turche, è una delle migliori in circolazione. Inedito in DVD, la trama poteva essere innestata in un melodramma noir alla Alfonso Brescia, ma per il resto ha un nesso logico talmente accurato da non lasciare alcuno spazio al grottesco. Il gangster non si pente e non rinnega nulla, alla fine si ritrova solo su ogni fronte, e il sangue del suo sangue (ovvero suo padre) è meglio che non sappia nulla di lui. Anche se la pellicola è quotata al risparmio, soprattutto il casinò gestito dal protagonista Cuneyt Arkin è ai livelli dell'amatoriale, non è male ed è un onesto prodotto d'artigianato cinematografico alla Romolo Guerrieri. Urge un restauro in DVD per gli appassionati del filone, che quasi sicuramente lo apprezzeranno per la semplicità efficace.



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Anno: 1969
Regista: Carlo Lizzani
Casa di produzione: Dino de Laurentiis Cinematografica
Musiche: Don Backy

Lizzani è conosciuto per aver fuso cronaca, ambienti e denuncia sociale in delle pellicole indimenticabili. Consigliatissimo per chi vuole informarsi su dei fatti ormai sbiaditi nel nostro paese, anche in Sardegna. Espone il banditismo sardo di Graziano Mesina come il prodotto di una arretratezza inutile: usare le armi è una soluzione per poco tempo e non può estinguere alla radice le cause dei conflitti. Eccellente come sempre Terence Hill, che guadagna un punto in più con il doppiaggio di Pino Colizzi. Anche se è meno spettacolare della malavita meneghina in Banditi a Milano (1968), a Lizzani va' il merito di aver ricostruito una realtà dell'epoca con il dovuto verismo ed esperienza, senza sbiadire il messaggio di fondo della pellicola. Obbligatorio il salvataggio in DVD e anche in blu-ray!

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Speriamo che questo messaggio arrivi ai piani alti della Minerva Pictures, oppure alla Raro Video, poiché queste opere non solo hanno rappresentato uno spaccato della nostra Italia negli anni di piombo, ma anche di come il cinema italiano non era inferiore a nessuno durante gli anni '70. L'articolo è a puro scopo opinionistico, chi può dissentire è libero di farlo.
Ci vediamo in una nuova recensione, cari spettatori del blog!

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