Il Sorriso del Ragno - 1971

Anno: 1971
Regista: Massimo Castellani
Casa di produzione: M.A.I. Cinematografica
Paese di produzione: Grecia, Italia

CAST
 Thomas Hunter
Gabriele Tinti
Leopoldo Trieste
Marilia Branco
Elena Nathanail
Stephanos Stratigos

ATTENZIONE: SPOILER!

Dal titolo sembrava un thriller degno di Lucio Fulci e di Sergio Martino, ma dopo aver visionato i 90 minuti della pellicola non ha un cappero di "thriller", essendo un giallo talmente macchinoso che di tensione non vi è traccia e con il susseguirsi degli eventi perde anche di interesse... e si capisce il motivo del perché tale pellicola è letteralmente introvabile: ci sono pochissime informazioni a proposito, e molti interpreti di questo giallo sono rimasti ancor oggi nell'anonimato. Addirittura venne diffuso in VHS con il titolo di Passaporto Segnalato, con il poster di Napoli Spara! (!!!), a simboleggiare che potesse raggiungere i livelli di tale perla poliziottesca, ma invece non ci arriva neanche con un telescopio... ma in tema paesaggistico si merita un bel 10 con lode.


Un gruppo di criminali rapina con successo una gioielleria a Roma e fuggono con un bottino di 5.000.000 di dollari in gioielli preziosi. La polizia e l'opinione pubblica rimangono sconvolte, insieme alle compagnie di assicurazioni. Viene chiamato l'investigatore privato Tony Driscoll per indagare sulla rapina, e la rapina si trasforma in un omicidio. Driscoll diventa il principale sospettato. Evitando poliziotti e criminali, si infiltra in un sottomondo di belle donne, porti esotici e di auto veloci.


Incuriosito da tale rarità speravo fosse un film d'azione con una musica esaltante, spettacolari inseguimenti, colpi di scena e sorprese che lo avrebbero collocato nell'olimpo dei cult movies... ma il massimo a cui possiamo assistere sono inseguimenti in auto e a piedi che non conducono a nulla. E' un diario di viaggio senza alcuna tensione, e se posso dirlo, anche privo di interesse; sarebbe stato accettabile se i personaggi avessero un carisma contagioso, ma purtroppo no. Ma l'idea di base del thriller era ottima, e anche la location (Rodi) merita una consacrazione nelle locations del cinema mondiale.
La pellicola vale visionarla per la presenza del veterano Gabriele Tinti, presente in quasi ogni scena del film, che ci mette tutto sé stesso per tenere in piedi il film. Per le sparatorie verso i cattivi, un punto in più.


Vale la pena visionare la pellicola solo per il paesaggio e la colonna sonora, poiché quasi tutto il resto non incute interesse e neanche tensione nello spettatore, essendo un giallo/poliziesco. Ed era a un passo dall'essere inserito tra i "flopizieschi"...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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