[Flopiziesco #16] Il Testimone Deve Tacere - 1974

 

Anno: 1974
Regista: Giuseppe Rosati
Casa di produzione: Cineproduzioni Daunia 70
Paese di produzione: Italia

CAST
Bekim Fehmiu: dottor Giorgio Sironi
Rosanna Schiaffino: Luisa Sironi
Aldo Giuffré: commissario Santi
Guido Leontini: Vincenzo Mancuso, il boss
Romolo Valli: ministro
Elio Zamuto: giudice Belli
Luigi Pistilli: commissario De Luca
Claudio Nicastro: commendatore
Guido Alberti: questore
Corrado Annicelli: professore di Sironi
Rosario Borelli: maresciallo Giulio Nardoni
Franco Ressel: ingegner Aldo Marchetti
Liana Trouché: moglie del commissario Santi
Daniele Vergas: senatore Turrisi
Andrea Scotti: sergente Cannavale

ATTENZIONE: SPOILER!

Cast notevole che fa' gioire i cultori del genere poliziottesco, trama incentrata su dove si possa spingere la speculazione edilizia tra ricatti e intimidazioni, l'oscurità della legge su tali atti vessatori... cosa volete che vada storto? All'apparenza un film di denuncia politico/sociale alla Damiani, ma purtroppo lontanissimi dal suo stile. Parole su parole che formano un'accozzaglia di noia e di inutilità che si attaccano all'orecchio in un modo agghiacciante...


Napoli. L'ingegnere Aldo Marchetti, membro della Commissione Urbanistica Europea, vuole affossare l'inchiesta contro di lui sulle speculazioni edilizie. Si incontra segretamente con il commissario De Luca per sopprimere tali indagini, ma si rifiuta e viene messo a tacere da un sicario assoldato da Marchetti. Lo stesso Marchetti finisce per strada e il primo a prestargli soccorso è proprio Sironi, trovatosi per caso sul posto. Quando la vettura sparisce misteriosamente, denuncia il tutto a Santi e al giudice Belli. Comincia così l'intimidazione contro di lui, guidata dal senatore Torrisi (suocero di Marchetti)...


I testimoni non devono tacere, è giusto così. Ma in questo caso gli attori devono tacere, visto che per una mezz'ora abbondante sentiremo loro parlare e parlare continuamente, senza una fine. Quel poco di azione che vedremo saranno una scarica (scarsa) di proiettili all'inizio del film, un'incidente in auto e la scena (fortunatamente censurata) della violenza contro la Schiaffino. Questa battaglia, fallita, è stata combattuta nella noia più totale a parole, giusto per far ronfare ancor di più gli spettatori... ma almeno la colonna sonora ci viene in soccorso, composta da un solidissimo Francesco De Masi. Dal regista Rosati c'è ben poco da aspettarsi in azione, soprattutto nella trama dei suoi films, e ora capite il perché questo film è rimasto nell'ombra fino ad oggi...



A tutti gli appassionati di Rosati che staranno leggendo tale recensione, molto meglio il personaggio di Mario Murri che un'opera nobile, ma riuscita male come questa...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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