Cacciatore di Tassisti (Taxi Hunter) - 1993

Anno: 1993
Regista: Herman Yau
Casa di produzione: Galaxy Films LTD
Paese di produzione: Hong Kong, Cina

CAST
Anthony Wong: Ah Kin
Yu Rong-Guang: sergente Yu Kai-Chung
Ng Man-Tat: Mak Si-Gao
Athena Chu Yun: Mak Suet-Yan
Perrie Lai: moglie incinta di Kin
Chan Fai-Hung: il capo di Kin
Lung Tin-Sang: Keung
Lam King-Kong: Ming
Ray Mak Kai-Chung: Fatty
James Ha Chim-Si: tassista picchiato da Chung
Wu Fung: ispettore T.M. Chan
Chan Kai-Tong: Blacky
Hau Woon-Ling: anziana signora, testimone di un omicidio
Leung Kei-Hei: tassista

ATTENZIONE: SPOILER!

Remake hongkongese di un classico hollywoodiano uscito appena 10 mesi prima dalla creazione di tale pellicola (distribuita nel porto profumato a ottobre 1993), "Un Giorno di Ordinaria Follia", nonché molto più psicologicamente accurato di quello statunitense. Ed è anche basato su una storia vera, in quanto molti hongkongesi all'epoca protestarono per le molestie e per i prezzi troppo alti delle corse... tant'è che per il suo messaggio satirico/sociale ha rischiato la classifica a "film per adulti" (contrassegnato come "III" a Hong Kong), ma fortunatamente la evitò per l'assenza di scene particolarmente violente.


Ah Kin è un tranquillo assicuratore che vive insieme alla sua giovane moglie incinta. Una notte, sua moglie viene brutalmente molestata da un tassista che provoca la sua morte e del suo bambino non ancora nato... da quella notte, Kin da' la caccia ai cattivi tassisti della città, attirando su di sé anche la polizia. Scoprirà che ci sono molti tassisti malvagi, pericolosi ed egoisti che si preoccupano solamente per sé stessi.


La pellicola può essere vista come una sorta di "avvertimento" per chi è abituato a viaggiare tramite taxi, dato che i fatti accaduti nel film possono realmente succedere... ed è seriamente basato su fatti reali avvenuti al di fuori dalla celluloide. Dimostrazione su grande schermo di come all'interno di una comunità possano nascondersi dei malvagi, rigorosamente ambientato di notte per rendere ancor di più l'idea, dato che anche le strade sono state filmate "alla Melville" (colori desaturati e freddi). Per assicurarvi di non staccare mai gli occhi dallo schermo, il regista ha inserito un'intensa sparatoria all'inizio della pellicola, incluso uno spettacolare inseguimento nell'ultima metà. Wong interpreta un criminale molto simile al "Foster" hollywoodiano, comprensivo ed umano: lascia vivere alcuni tassisti perché li ritiene "bravi" e non meritano di morire, ma determinato nel suo ripulisti nei confronti di questi tassisti cattivi; non rendendosi conto di come sia sbagliato ed illegale.

Nonostante l'uscita del film in una Hong Kong prossima all'abbandono dei "police dramas", la pellicola ha incassato una cifra non male di ben 4.975.745 dollari (562.111.810 euro).

Uno sguardo è più che meritato su un thriller così realistico e dimenticato dalla sua terra natia.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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