[Flopiziesco #18] La Siringa (L'Arbalète) - 1984
Anno: 1984
Regista: Sergio Gobbi
Paese di produzione: Francia
CAST
Daniel Auteuil: ispettore Vincent
Marisa Berenson: la "siringa"
Marcel Bozzuffi: Falco
Daniel Ubaud: il capo dei "vietnamiti"
Michel Beaune: Rigault
Guy Di Rigo: Silva
Alex Descas: il capo dei "neri"
Joseph Momo: rivenditore
Didier Sauvegrain: il capo dei "giustizieri"
ATTENZIONE: SPOILER (anche se è un flop...)!
Piatto quanto la provincia di Ravenna. Imbarazzante come l'ananas sulla pizza. Probabile che lo stesso Marcel Bozzuffi (noto si sia sentito imbarazzato sul set, dato il suo ruolo di poliziotto violento e razzista nonché veterano della guerra in Algeria... e il tentativo fallito sul nascere di Daniel Auteuil di apparire come un "rubacuori" in jeans ed amante del pericolo, ma poco credibile. Per chi non conoscesse Sergio Gobbi, è anch'esso un veterano del cinema di genere oltralpe... e anche dello stivale (Così Bello, Così Corrotto, Così Conteso del 1973 è la sua opera più nota in Italia).
La droga sta diventando popolare nel nord di Parigi: costringe diverse bande a fare irruzione in diverse drogherie e a scontrarsi con altre. Per impedire tutto ciò, da Marsiglia arriva un ex-gangster con tanto di distintivo, Vincent... ma dall'altra sponda vi è un poliziotto della vecchia scuola che utilizza metodi violenti per combattere la criminalità parigina, Falco. Assieme al prezioso aiuto della "Siringa", ossia tramite una ex-membra della banda ormai sciolta di Vincent, cercheranno di ristabilire l'ordine in quella zona di Parigi...
Se cercate la tensione ed i brividi, andate altrove. L'azione è inesistente, così come la trama. Il messaggio di fondo (istantanea della società di strada in quell'epoca) è ottimo, ma è stato eseguito in un modo talmente insipido che si fatica a prenderlo sul serio: dialoghi scritti da qualcuno che forse avrà visto il suo primo poliziesco americano e li arricchisce con insulti e termini volgari, bande in lotta che nemmeno si sfiorano con abiti datati di fine anni '70 e un ruolo incongruente con la "siringa" di poco prima. Nella parte tecnica, finalmente ci sono buone notizie. Colori inseriti bene, con alcune scene illuminate a dovere. Anche dalla parte musicale vi sono ottime notizie: pezzo suonato da un pianoforte, al di sopra della media del genere.
Se avete intenzione di visionare il film, munitevi di antidepressivi, mi ringrazierete dopo...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
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