Il Prezzo del Pericolo (Le Prix du Danger) - 1983

 
Anno: 1983
Regista: Yves Boisset
Paese di produzione: Francia, Yugoslavia

CAST
Gérard Lanvin: François Jacquemard
Marie-France Pisier: Laurence Ballard
Michel Piccoli: Frédéric Mallaire
Bruno Cremer: Antoine Chirex
Andréa Ferrèol: Elisabeth Worms
Jean-Claude Dreyfus: Bertrand
Gabrielle Lazure: Marianne
Catherine Lachens: Madeleine
Jean Rougerie: presidente della commissione
Henri-Jacques Huet: Victor Segal
Steve Kalfa: Edouard
Jean-Pierre Bagot: Alexandre
Zlata Numanagic: Jacqueline
Julien Bukowski: Arnaud

ATTENZIONE: SPOILER!

Se vi piacciono le pellicole di stampo distopico, arricchite del genere thriller, con questa celluloide andrete a nozze. Celluloide che fa' sembrare il terzo adattamento del libro di Robert Sheckley (The Running Man, 1987, regia di Paul Michael Glaser) come spazzatura sopravvalutata. Adattamento che ricevette anche una querela negli anni '90 da parte del Danger Prize, inizialmente respinta dallo stesso Glaser, dichiarando che aveva preso ispirazione da un romanzo del 1982 scritto da Stephen King: Running Man.
Il verdetto? I ricorrenti hanno vinto il giudizio in primo grado, perso in appello e vinto ancora in Cassazione: per il denaro in risarcimento fu un'impresa per l'epoca, ben 1.000.000 di franchi, ossia 150.000 euro.
Inizialmente il ruolo del protagonista doveva spettare a Patrick Dewaere, ma che sfortunatamente passò a miglior vita pochi mesi prima dell'inizio delle riprese. 


"Le Prix du Danger", un gioco televisivo molto popolare trasmesso dalla CTV, ha un obiettivo chiaro: il concorrente, inseguito da cinque sicari professionisti con l'incarico di toglierlo di mezzo, deve riuscire a sopravvivere con ogni mezzo a sua disposizione. Il premio in palio è di ben 1.000.000 di dollari, che fino ad ora nessuno è riuscito a vincere... ma quando un giovane disoccupato, François Jacquemard, che nonostante le lamentele della sua fidanzata Marianne, decide di accettare la sfida, le cose prendono una piaga inaspettata.




Satira ferocissima contro la televisione, contro i game show, sulla pubblicità e sulla disumanizzazione della società dell'epoca. La pellicola ci regala su un piatto d'argento a quanto potrebbe spingersi una persona pur di guadagnare del denaro... e anche sul conoscere la ragione per cui alcune persone diventano degli assassini. Sebbene la qualità della fotografia non sia eccezionale, è una pellicola che mescola assieme black humour ed emozioni difficilmente controllabili. Promossi tutti gli attori principali, soprattutto Michel Piccoli nello sfottere il tono allegro e vacuo dei presentatori televisivi. Thriller serrato e cinico che non lascia spazio a qualsiasi tregua, anche per le telecamere che filmano di continuo Lanvin... 


Nonostante il messaggio chiarissimo della pellicola, nelle sale fu un mezzo flop: alla prima del 27 maggio del 1983 si registrarono appena 1.388.858 ingressi, di cui 363.328 a Parigi.

Pensateci bene: dove possono spingersi gli show televisivi, pur di incrementare i loro ascolti?
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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