Il Tutore della Legge (The Law Enforcer) - 1986
Anno: 1986
Regista: Danny Lee
Casa di produzione: Always Good Film Co. LTD
Paese di produzione: Hong Kong, Cina
CAST
Danny Lee: ispettore Chan
Betty Mak: Anna Yip
Parkman Wong: sergente Man
Lung Ming-Yan: Kent
Ricky Yi: Tiger
Shing Fui-On: "Bad Brain"
Albert Cheung: trafficante di armi
Ken Lo: poliziotto
Ben Lam: prostituta
Ngai Tim-Choi: Tsai
Wong Chi-Wai: Bull
Ng Hoi-Tin: Chou
Chiu Jun-Chiu: sergente Pigeon Ma
Tang Tai-Wo: rapinatore
Ng Kwok-Kin: sergente di polizia
Patrick Ling: rapinatore
Cheung Bing-Chuen: poliziotto
Wong Kim-Bun: rapinatore
ATTENZIONE: SPOILER!
Chi avrà visto "Law With Two Phases" di due anni prima ed è attento ai dettagli, avrà notato che tale pellicola ha alcune somiglianze incredibilmente notevoli assieme a quella girata nel 1984: entrambe dirette, scritte ed interpretate da Danny Lee; entrambe prodotte da Frankie Chan; ed entrambe hanno ottenuto visibilità ai Golden Horse Awards di Taiwan, vincendoli (l'antagonista Shing fu candidato al premio di "miglior attore di supporto" agli Hong Kong Film Awards, in questa pellicola). Tale film, assieme all'analogo del 1984, personalmente li ritengo i migliori mai girati da Danny Lee, in quanto molto più realistici e girati in stile documentaristico, a differenza degli eccessivi litri di sangue versati nei films d'azione di John Woo (regista che ringrazio ancora oggi per avermi fatto scoprire il genere dell'heroic bloodshed!).
Un agente di polizia è stato sospeso per aver malmenato dei membri di una banda che avevano minacciato una giovane donna e il suo fidanzato. Nel frattempo, i suoi colleghi richiedono il suo aiuto per catturare un gruppo di assassini che stanno progettando un grande colpo.
Se cercate l'adrenalina e l'azione talmente serrata che non vi distrae neanche per un secondo, questa pellicola è una tappa obbligatoria per voi. Nonostante la sceneggiatura sia semplice ed elementare, si tiene in piedi seriamente e con interesse. Come abbiamo visto poco prima, il cinema del porto profumato è noto per rappresentare in modo esagerato la violenza, ed a questa si adattano come un guanto le forze dell'ordine... che qui danno spazio anche alla coscienza, rendendole ligie alle leggi e al dovere. Al posto di concentrarsi di più sugli spettacoli pirotecnici con le armi da fuoco e le scazzottate, il film sfrutta le caratteristiche dei personaggi e le ambientazioni, primo fra tutti il cattivo sempreverde Shing Fui-On. Memorabile e privo di noia. Se anche voi siete dei seguaci accaniti del Maurizio Merli di Hong Kong, tale pellicola è un must have per la vostra collezione.
Un agente di polizia è stato sospeso per aver malmenato dei membri di una banda che avevano minacciato una giovane donna e il suo fidanzato. Nel frattempo, i suoi colleghi richiedono il suo aiuto per catturare un gruppo di assassini che stanno progettando un grande colpo.
Se cercate l'adrenalina e l'azione talmente serrata che non vi distrae neanche per un secondo, questa pellicola è una tappa obbligatoria per voi. Nonostante la sceneggiatura sia semplice ed elementare, si tiene in piedi seriamente e con interesse. Come abbiamo visto poco prima, il cinema del porto profumato è noto per rappresentare in modo esagerato la violenza, ed a questa si adattano come un guanto le forze dell'ordine... che qui danno spazio anche alla coscienza, rendendole ligie alle leggi e al dovere. Al posto di concentrarsi di più sugli spettacoli pirotecnici con le armi da fuoco e le scazzottate, il film sfrutta le caratteristiche dei personaggi e le ambientazioni, primo fra tutti il cattivo sempreverde Shing Fui-On. Memorabile e privo di noia. Se anche voi siete dei seguaci accaniti del Maurizio Merli di Hong Kong, tale pellicola è un must have per la vostra collezione.
A dispetto della pellicola che lanciò definitivamente Danny Lee come attore nel 1984, incassò molto di più tale pellicola: 8,521,995 dollari al botteghino (964.476 euro)!
Morale? Esistono celluloidi che sopravvivono senza paura al giudizio letale del tempo...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
Morale? Esistono celluloidi che sopravvivono senza paura al giudizio letale del tempo...
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