Agosto nell'Acqua (Mizu no Naka no Hachigatsu) - 1995

 
Anno: 1995
Regista: Gakuryu Ishii
Casa di produzione: Hill Villa
Paese di produzione: Giappone

CAST
Rena Komine: Izumi Hazuki
Shinsuke Aoki: Mao Kuwashima
Naho Toda: Yo
Reiko Matsuo: Miki
Hideyo Amamoto: Sakai
Yanosuke Narasaki: Saito
Isamu Ohsuga: professor Abe
Masao Kusakari: istruttore di delfini
Yuji Nakamura: allenatore di nuoto
Yasushi Machida: messaggero della "tribù di pietra"
Genjiro Arato: insegnante di biologia

ATTENZIONE: SPOILER!

Autore di due manifesti interamente dedicati alla sottocultura bosozoku e cyberpunk ("Crazy Thunder Road" del 1980 e "Burst City" del 1982), personalmente il sig. Gakuryu Ishii lo ritengo il Cesare Canevari del Sol Levante; controverso, ma con stile. Mosse i suoi primi passi nella celluloide all'età di 20 anni, fondando la "Crazy Film Group" nel 1977 e girando da sé cortometraggi in 8 e 16mm (prendendo in prestito il materiale dalla Nihon University a cui era iscritto). Uno di questi cortometraggi ("Panic High School") fu notato dalla Nikkatsu (in agonia con i porno dal 1971...) ed essa gli diede i fondi per adattarlo in un lungometraggio: risultato? Debutto fragoroso, co-diretto assieme a Yukihiro Sawada, assieme a tutto lo staff della Crazy Film Group.

In una estate torrida e colma di una strana epidemia che trasforma le persone in pietra, irrompe una storia d'amore tra una nuotatrice (Izumi) ed uno studente (Mao). Ma dopo un incidente in piscina di cui lei ne esce illesa, tutto ciò si interrompe... sviluppa dei poteri sovrannaturali e si preoccupa delle condizioni del monte che sovrasta la città, tanto da attirare sia la polizia che la stampa su una pietra in particolare. Colpita anche lei da questa epidemia, si rimette in piedi e si dirige in uno specchio d'acqua per poi sparire del tutto davanti a Mao... il giorno dopo si abbatte un temporale sulla città: di colpo l'epidemia svanisce e la notizia fa' il giro del mondo. Anni dopo, entrambi si ritrovano e spariscono assieme.

Se per molti è pessimo per l'interruzione della storia d'amore nel secondo tempo, per il sottoscritto è stato come vivere un sogno ad occhi aperti. E' un inno alla vita: dove vi è acqua, vi è vita. Guazzabuglio di emozioni capace di tenere sveglio anche il più inespressivo, tratta anche i temi controversi dei riti magici e di dei (che non si faranno mai vedere) senza alcuna paura. Colori esplosivi ed assortiti; tra desaturazione, chiaro, scuro, acceso e spento... che figurano anche in una fotografia a un passo dal Cinema du Look alla Besson, con panorami spettacolari sia di notte che di giorno della città di Fukuoka. Anche la musica non sembra neanche di questo mondo, è composta dalla mano superlativa di Hiroyuki Onogawa; che in un'intervista del 2018 conferma ciò che affermo. Pochi i dialoghi, molta la creatività.


E se siete in cerca del blu-ray dedicato a tale pellicola, dovrete ancora aspettare... inutile dire che io mi sono già prenotato tra le prime file del palcoscenico di casa.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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