Un Eroe Non Muore Mai (A Hero Never Dies) - 1998

 
Anno: 1998
Regista: Johnnie To
Casa di produzione: Milkyway Image, Film City Hong Kong Limited
Paese di produzione: Hong Kong, Cina

CAST
Lau Ching-Wan: Martin
Leon Lai Ming: Jack
Fiona Leung: Fiona
Yoyo Mung: Yoyo
Yuen Bun: Bo
Henry Fong Ping: Mr. Fong
Keiji Sato: assassino
Yen Shi-Kwan: boss Yam
Michael Lam: guardia del corpo

ATTENZIONE: SPOILER!

Ed immortale rimarrà il lavoro impeccabile sia dietro che davanti le quinte di tale pellicola, con un Johnnie al punto più alto della sua carriera: l'anno dopo arriverà a toccare le stelle con due capolavori del noir (The Mission e Running Out of Time). Qui possiamo assistere a come Lau diventerà l'attore feticcio del regista, oltre che a divenire una presenza costante della Milkyway... assieme al fotografo Cheng Siu-Keung, che dopo avere debuttato con titani come Gordon Chan e Stephen Chow in "Fight Back to School II" (1992), in seguito è diventato il fotografo di fiducia di Johnnie.

Jack è il membro di spicco della triade di Yam. Dall'altra sponda Martin è allo stesso livello, ma nella triade di Fong. Amici e nemici, intorno a loro gravita la pace e la guerra: tutto ciò viene stravolto quando Yam e Fong cominciano a spararsi tra di loro... e prima che Jack e Martin facciano lo stesso, una notte si incontrano in un bar e decidono di sorseggiare del vino assieme alle loro anime gemelle. Dopo essersi sterminati a vicenda, Fong e Yam uniscono le loro forze e decidono di fare un corposo ripulisti del loro passato, membri di spicco inclusi. 

Eccessivamente artistico in alcuni punti e tremendamente accurato in altri, considerabile un'anatomia dell'heroic bloodshed e dei suoi tratti distintivi (fratellanza, vendetta, rispetto, onore, tradimento), qui studiati al microscopio anche sui protagonisti: da un lato Jack è inespressivo, semplice ma molto ad effetto; talmente freddo da mettere invidia ad un blocco di ghiaccio, nonostante i vari eventi che lo hanno profondamente attraversato assieme alla sua ragazza Yoyo (sfigurata a causa degli scagnozzi di Fong e Yam).

Sull'altra sponda abbiamo un Martin quasi sempre col sigaro in bocca e dall'atteggiamento da cowboy impossibile da scalfire, nonostante anche lui le abbia prese sulle gambe (nei peggiori modi) dagli uomini di poco prima: guardaroba che definire appariscente è un eufemismo (stivali e pantaloni in pelle!), anima gemella inclusa che non ha avuto il tempo necessario per ramificarsi e dare spazio al suo coraggio che fa' da scudo al Martin con i suoi problemi alle gambe. I boss della triade disgustano e sono pungenti per la loro crudeltà nel voler cancellare a tutti i costi il loro passato... raramente si proferisce parola in tutto il film, citazioni a cascata su altri generi come il jitsuroku eiga di casa Fukasaku dove nessuno è buono e tutti sono antagonisti, fotografia ad un passo dal Cinema du Look alla Besson.


Ad eroi che durano a morire, incassi eroici: 6,360,165 dollari (763.497 euro)!

Morale? Assicuratevi un posto riservato per il DVD di Johnnie, è una pietra miliare del neo-noir hongkongese, ad eterna dimostrazione che Melville viene ancora osannato in giro per il globo...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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