Acciaio Satinato (Satin Steel) - 1994

 
Anno: 1994
Regista: Tony Leung Siu-Hung
Casa di produzione: Mandarin Films LTD, Ko Chi Sum Films Co. LTD
Paese di produzione: Hong Kong, Cina

CAST
Jade Leung Ching: sergente Jade Leung
Anita Lee: ispettrice Ellen Cheng
Russell Wong: Ken Chan
Kenneth Chan: John Paul Belmondo
Wong Kwan-Hong: Roger
Kong Miu-Deng: trafficante di armi
Wan Seung-Lam: scagnozzo di Fowler

ATTENZIONE: SPOILER!

Fratello minore di Bruce Leung (noto caratterista della Brucexploitation), è uno dei tanti veterani che popolano il cinema d'azione made in Hong Kong: 56 films all'attivo come attore, come coreografo ben 39 e direttore di arti marziali in 32 pellicole: ed ebbe tale ruolo anche nel dirigere assieme al mitico Sammo Hung le arti marziali del primo, prestigioso, capitolo della saga di "Ip Man" nel 2008! Nove volte regista dal 1984 al 2004, si segnala il suo debutto negli USA nel 1995 con "Superfights" assieme a Brandon Gaines e Keith Vitali (che fu uno degli scagnozzi di Mondale nel cult di "Wheels on Meals"). A questo giro rilancia con successo la Nikita hongkongese, uscita a pieni voti della dualogia di "Black Cat" (1990-92), con il premio di "Best New Performer" agli Hong Kong Film Awards.

Dopo l'arresto movimentato di un trafficante di armi, Jade viene mandata a Singapore in compagnia di un'altra sua collega (Anita Lee) con l'intento di cogliere sul fatto un boss della malavita ricercato dall'FBI: anche lui traffica armi. Tormentata dall'assassinio di suo marito, seguirà le tracce del boss fino in Indonesia e... si innamorerà improvvisamente dell'avvocato del boss (Russell Wong). E nel mentre, il compagno (Kenneth Chan) della collega seguirà (maldestramente) i passi del duo...

Prevedibilissimo dall'inizio alla fine, ma se guardato a cervello spento lo apprezzerete davvero. Sarebbe stato più gradevole senza la presenza assordante e goffa di Kenneth, che diventa sfortunatamente un sacco da boxe in presenza del duo. E non rispecchia per nulla il carisma dell'originale Belmondo... che con l'azione rendono più scorrevole ed esplosiva la trama, colma di citazioni in ambito fotografico (moviola alla Wong Kar-Wai) e nello scontro finale in elicottero ("Police Story 3", dove questa volta è dei cattivi). Nemmeno l'ombra di dei rinforzi in Indonesia, dove a quanto pare le forze dell'ordine sono loro due, che da sole demoliscono a piombo e cazzotti un'organizzazione capace di mettere a tacere anche una yakuza di periferia a Taiwan... ma in films di questo tipo le domande non bisogna farsele. E' l'azione che tiene in piedi il tutto. Colonna sonora compresa (di un rock 'n roll che lascia il segno!).


Ad acciaio satinato, acciaio di qualità: 6,208,906 dollari (746.553 euro).

Caldamente consigliato a chi è rimasto colpito dalla bellezza con cui le attrici del cinema di Hong Kong tirano calci e pugni (Cynthia Khan e Moon Lee sopra tutte).
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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