[Giallorrido #7] Killer nelle Notti di Pioggia (Rainy Night's Killer) - 1974
Anno: 1974
Regista: Liu Kuo-Hsiung
Casa di produzione: Hong Kong Yali Pictures Co.
Paese di produzione: Taiwan
CAST
Kang Kai
Tso Yen-Yung
Ou Wei
Chu Ching
Lu Bi-Yun
Lung Fei
Wan Chung-Shan
Shan Mao
Shih Ting-Ken
Chang Yu-An
Chen Shih-Wei
Huang Cheng
Wu Por
Lan Pai
Lin Lin
Lei Jun
Hsu Yu-Sheng
Meng Ting
Tsao Long
Yuan Shen
Kwan Ming
ATTENZIONE: SPOILER (anche se è un orrore...)!
Incredibilmente arrivato (in sordina) nel nostrano Stivale e addirittura doppiato, ci troviamo davanti ad un fallito tentativo di emulare il giallo all'italiana nello stile di Mario Bava. Liu è l'incarnazione vivente dei registi più bizzarri dei "black movies" girati nella Taiwan dominata dal figlio di Chiang Kai-Shek: spinti, spudorati e privi di vergogna. Da HKMDB veniamo a sapere che ha debuttato nella foschia con "Yan Nu" nel 1972 (circa) e da allora si è dedicato a fare il tuttofare nel mondo del cinema, da montatore a sceneggiatore, da assistente alla regia a direttore esecutivo, per poi sparire nel nulla agli inizi degli anni '90 a Hong Kong... assieme a quella categoria temutissima da molti cinefili. Distribuita in videocassetta dalla "Antoniana Film" di Padova, in un formato che personalmente considero il più orrendo che ci sia...
Il cadavere di un uomo viene ritrovato all'interno di un bar: la polizia sospetta subito un delitto passionale. In seguito al movimentato arresto di un contrabbandiere locale, il commissario che investiga sul caso scopre un secondo cadavere (anch'esso di un uomo), il quale poco prima di passare a miglior vita aveva passato la notte con una sig.rina dai facili costumi... e le morti non si placano: di nuovo al bar viene ritrovato su una fontanella esterna un altro uomo, anch'esso pugnalato; il quarto nella camera da letto, ma fortunatamente quella che doveva essere la quinta vittima riesce a fermare sul nascere la pugnalata. Si scopre così che l'assassino è una donna, nonché la figlia della proprietaria del bar. Il perché toglie di mezzo le persone durante le notti di pioggia è che dopo un lancio massiccio di...... pasticcini negli USA, in seguito è stata anche "violata" a notte inoltrata.
Polpettone senza capo né coda che prova a fare il verso anche ad altri gialli all'italiana adattati nella vicina Hong Kong. Avendo un'ottima base su cui partire, il regista ha deciso di perdere già in partenza con delle infinite scazzottate per evitare il prevedibile sbadiglio dello spettatore (cominciato anche con il ritmo quasi inesistente della pellicola), anche per la sua pigrizia nelle coreografie in cui l'assassina toglie di mezzo le sue vittime, dove si vede PALESEMENTE che è una donna grazie ai lampi di luce, rovinando così la sorpresa nel finale. Suspense? Inesistente, così come l'epicità che dovrebbe accompagnare le scazzottate con i criminali e con i teppisti nel bar. Nemmeno l'aiuto dei Pink Floyd salverà il film dal baratro. Ma rimangono interessanti le soluzioni usate in ambito fotografico, come l'uso ad oltranza dei colori accesi in contrasto con la penombra circostante (roba da Wong Kar-Wai!). Per nulla male anche il guardaroba dei protagonisti, contrabbandieri inclusi.
Il cadavere di un uomo viene ritrovato all'interno di un bar: la polizia sospetta subito un delitto passionale. In seguito al movimentato arresto di un contrabbandiere locale, il commissario che investiga sul caso scopre un secondo cadavere (anch'esso di un uomo), il quale poco prima di passare a miglior vita aveva passato la notte con una sig.rina dai facili costumi... e le morti non si placano: di nuovo al bar viene ritrovato su una fontanella esterna un altro uomo, anch'esso pugnalato; il quarto nella camera da letto, ma fortunatamente quella che doveva essere la quinta vittima riesce a fermare sul nascere la pugnalata. Si scopre così che l'assassino è una donna, nonché la figlia della proprietaria del bar. Il perché toglie di mezzo le persone durante le notti di pioggia è che dopo un lancio massiccio di...... pasticcini negli USA, in seguito è stata anche "violata" a notte inoltrata.
Polpettone senza capo né coda che prova a fare il verso anche ad altri gialli all'italiana adattati nella vicina Hong Kong. Avendo un'ottima base su cui partire, il regista ha deciso di perdere già in partenza con delle infinite scazzottate per evitare il prevedibile sbadiglio dello spettatore (cominciato anche con il ritmo quasi inesistente della pellicola), anche per la sua pigrizia nelle coreografie in cui l'assassina toglie di mezzo le sue vittime, dove si vede PALESEMENTE che è una donna grazie ai lampi di luce, rovinando così la sorpresa nel finale. Suspense? Inesistente, così come l'epicità che dovrebbe accompagnare le scazzottate con i criminali e con i teppisti nel bar. Nemmeno l'aiuto dei Pink Floyd salverà il film dal baratro. Ma rimangono interessanti le soluzioni usate in ambito fotografico, come l'uso ad oltranza dei colori accesi in contrasto con la penombra circostante (roba da Wong Kar-Wai!). Per nulla male anche il guardaroba dei protagonisti, contrabbandieri inclusi.
Consigliato solo ai completisti del genere, anche per futuri registi su cosa NON debbano effettuare durante le riprese di un giallo...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
Commenti
Posta un commento