Tre Donne del Nord (Kita no San-Nin) - 1945 | L'Ultimo Film di Propaganda del Giappone Imperiale
Regista: Kiyoshi Saeki
Fotografia: Asakazu Nakai
Sceneggiatura: Yusaku Yamagata
Casa di produzione: Film Public Corporation, Toho Company
In un aeroporto isolato nel nord del Giappone vi lavorano tre donne nell'unità militare di radiocomunicazione: in particolar modo una di loro lavora al fianco della sorella del suo defunto fidanzato, passato a miglior vita durante la guerra. Nonostante le loro difficoltà e i loro continui sforzi, tutto ciò li porterà ad unire le forze per il messaggio propagandistico: sopporta ancora per un po' il macigno sulle tue spalle per una causa più grande.
Perché fu "l'ultimo" film di propaganda giapponese?
La risposta è nella data in cui uscì nelle sale: era il 5 agosto del 1945. Il giorno dopo gli alleati fecero una cosa orribile e spaventosa ad Hiroshima di cui è meglio non andare oltre, nel rispetto delle vittime. Ed in seguito all'occupazione alleata del territorio giapponese, il film sparì dalla circolazione e finì molto presto nel dimenticatoio...
Fotografia: Asakazu Nakai
Sceneggiatura: Yusaku Yamagata
Casa di produzione: Film Public Corporation, Toho Company
In un aeroporto isolato nel nord del Giappone vi lavorano tre donne nell'unità militare di radiocomunicazione: in particolar modo una di loro lavora al fianco della sorella del suo defunto fidanzato, passato a miglior vita durante la guerra. Nonostante le loro difficoltà e i loro continui sforzi, tutto ciò li porterà ad unire le forze per il messaggio propagandistico: sopporta ancora per un po' il macigno sulle tue spalle per una causa più grande.
Perché fu "l'ultimo" film di propaganda giapponese?
La risposta è nella data in cui uscì nelle sale: era il 5 agosto del 1945. Il giorno dopo gli alleati fecero una cosa orribile e spaventosa ad Hiroshima di cui è meglio non andare oltre, nel rispetto delle vittime. Ed in seguito all'occupazione alleata del territorio giapponese, il film sparì dalla circolazione e finì molto presto nel dimenticatoio...
Ma prima di giungere alla recensione...
...è doveroso comprendere il perché i films di propaganda giapponesi siano così controversi, ma così interessanti agli occhi di molti occidentali come il sottoscritto. Prendiamo in esempio il film di propaganda più noto del Sol Levante, "The War at Sea From Hawaii to Malaya" del 1942: costato ben 380.000 dollari all'epoca (cifra più alta mai spesa per un film giapponese), uscito appena un anno dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbour fece il botto nelle sale; 1,115,000 di yen e visto da più di 10.000.000 di persone nel Sol Levante, colonie incluse. Fu la mano magica di Eiji Tsubaraya (colui che in futuro realizzerà i plastici di "Godzilla" nel 1954) a tenere in piedi il fulcro della pellicola ed a veicolare il suo messaggio propagandistico, ossia che il Giappone imperiale era più potente degli USA. Addirittura fu scambiato per un cinegiornale dell'epoca e fu rilasciato negli USA dalla Movietone come se fosse un filmato autentico dell'attacco dalla parte nipponica, tanto da essere stato anche sequestrato da Douglas MacArthur in persona alla fine della guerra!
...è doveroso comprendere il perché i films di propaganda giapponesi siano così controversi, ma così interessanti agli occhi di molti occidentali come il sottoscritto. Prendiamo in esempio il film di propaganda più noto del Sol Levante, "The War at Sea From Hawaii to Malaya" del 1942: costato ben 380.000 dollari all'epoca (cifra più alta mai spesa per un film giapponese), uscito appena un anno dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbour fece il botto nelle sale; 1,115,000 di yen e visto da più di 10.000.000 di persone nel Sol Levante, colonie incluse. Fu la mano magica di Eiji Tsubaraya (colui che in futuro realizzerà i plastici di "Godzilla" nel 1954) a tenere in piedi il fulcro della pellicola ed a veicolare il suo messaggio propagandistico, ossia che il Giappone imperiale era più potente degli USA. Addirittura fu scambiato per un cinegiornale dell'epoca e fu rilasciato negli USA dalla Movietone come se fosse un filmato autentico dell'attacco dalla parte nipponica, tanto da essere stato anche sequestrato da Douglas MacArthur in persona alla fine della guerra!
In sintesi...
Pedale fisso sul melodramma, ma qui rappresentato elegantemente dalle tre protagoniste. Buoni gli effetti speciali alla Tsubaraya, rappresentati negli aerei e nelle basi del film, interessante lo sguardo ravvicinato sulle donne in divisa e la caratteristica "macho" degli altri attori (tipica del genere) viene lasciata quasi del tutto da parte. Numerose le caratteristiche della fotografia, con lunghi piani sequenza quasi onnipresenti e con degli ottimi primi piani sulle tre protagoniste, come a sottolinearne la loro bellezza anche se stanno lavorando duramente per la propria nazione in guerra, che a breve verrà spazzata via dagli alleati... caldamente consigliato a chi vorrebbe scavare a fondo sul passato (oscuro) del Giappone imperiale.
Pedale fisso sul melodramma, ma qui rappresentato elegantemente dalle tre protagoniste. Buoni gli effetti speciali alla Tsubaraya, rappresentati negli aerei e nelle basi del film, interessante lo sguardo ravvicinato sulle donne in divisa e la caratteristica "macho" degli altri attori (tipica del genere) viene lasciata quasi del tutto da parte. Numerose le caratteristiche della fotografia, con lunghi piani sequenza quasi onnipresenti e con degli ottimi primi piani sulle tre protagoniste, come a sottolinearne la loro bellezza anche se stanno lavorando duramente per la propria nazione in guerra, che a breve verrà spazzata via dagli alleati... caldamente consigliato a chi vorrebbe scavare a fondo sul passato (oscuro) del Giappone imperiale.
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