[Flopiziesco #24] Operazione K: Sparate a Vista - 1977

 
Anno: 1977
Regista: Luigi Petrini
Casa di produzione: Filmday Productions
Paese di produzione: Italia

CAST
Mario Cutini: Paolo Soprani
Marco Marati: Giovanni Arbelli
Maria Pia Conte: donna presa in ostaggio
Patricia Pilchard: Rossana
Mario Bianchi: commissario Aldobrandi
Selvaggia Di Vasco: Anna
Daria Norman: Barbara
Linda Sini: Isabella
Agnes Kalpagos: Rita
Pino Lorin: fidanzato di Rossana
Ely Galleani: ragazza americana incinta
Daniele Dublino: marito di Rita
Edmondo Tieghi: nonno dei bambini
Piero Mazzinghi: Camillo
Viviana Polic: Beatrice
Franco D'Onofrio: Mancuso
Anna Zinnemann: mamma di Francesca
Alberto Mandolesi: Norman
Gioia Scola: ragazza americana

ATTENZIONE: SPOILER (...anche se è un flop!)

Petrini è un regista incomprensibile alla Seijun Suzuki, che qui tenta di inoltrarsi nel filone di denuncia politico/sociale alla Damiani... fallendo pigramente nel suo intento. A metà degli anni '50 si avvicina al mondo del cinema, lavorando come assistente alla regia con Ferdinando Baldi (autore del cult di "Afyon Oppio", datato 1972): ci rimase per quasi 10 anni, ma ne approfittò per lavorare a contatto con il teatro e in televisione. Nel 1964 debutta sul grande schermo con "Una Storia di Notte", commedia drammatica che suscitò non pochi dilemmi nel dietro le quinte con la rivalità tra Sylva Koscina e Scilla Gabel. Fallito il tentativo di entrare nei mafia movies con "A Suon di Lupara" nel 1968, si rifece con l'erotismo ed altre commedie fino al tramonto degli anni '70, dove cambiò tutto con l'Operazione K e con un film di pugilato girato sulla scia del successo di "Rocky" nello stesso anno. In seguito gira il musical di "White Pop Jesus" nel 1980 e lascia il mondo del cinema, ad eccezione di un documentario uscito nel 1988, intitolato "Aurora Express". Frequente collaboratore di Angelo Pannacciò, con il quale vi aprì una piccola casa di produzione.

Due ragazzi romani, dopo avere violentato una ragazza e tolto di mezzo un'altra donna che cercava di strapparla dalle loro sgrinfie, si barricano in un ristorante e prendono un totale di 15 persone in ostaggio. La polizia interviene e circonda il locale, assecondando le richieste dei due sequestratori, tra cui un veicolo per poter fuggire...

Squallido ed eccessivamente violento. Petrini tenta il commento sociale in alcune scene, ma il tutto viene bruscamente tagliato via dallo squallore dei dialoghi e della sceneggiatura. L'ambientazione economica del film fatica a suscitare tensione nello spettatore, ma almeno le scene d'azione riescono, nonostante il sadismo che si respira nel ristorante. Interpretazioni poco sobrie dei due ragazzi, convincente Mario nel ruolo del commissario e gli ostaggi gravitano nel discreto... nulla di interessante a livello fotografico. Girato in evidente scarsità di mezzi, dato che Petrini inquadra vetture della polizia in servizio per tutt'altro in giro per Roma, ma al luogo del sequestro appena due mezzi in tutto l'atto: uno dei Carabinieri e un altro della polizia di Stato. Ci salvano dal baratro il trio Bixio-Frizzi-Tempera con la loro strepitosa colonna sonora, in parte riutilizzata in altri films come "Napoli si Ribella" dello stesso anno.


Consigliato esclusivamente agli appassionati del genere.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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