Il Grande Inseguimento (Karei-Naru Tsuiseki) - 1975

 
Anno: 1975
Regista: Norifumi Suzuki
Casa di produzione: Toei
Paese di produzione: Giappone

CAST
Etsuko Shihomi: Shinobu Yashiro
Hisako Tanaka: Yukiko Shoda
Mach Fumiake: Mach Fumiake
Bin Amatsu: Takeo Inomata
Masashi Ishibashi: Yosuke Onozawa
Yoichi Numata: Giichi Motoyashiki
Shohei Yamamoto: Henry Nakatani
Naoyuki Sugano: Shinpei Aoki
Fujika Omori: Nagiko Aoki
Toru Yuri: Mach Bunkichi
Torahiko Hamada: Masayuki Yashiro
Eiji Go: Isao Shirosaki
Fumio Watanabe: Hayato Maejima
Rieko Maruyama: Mayumi Sugano
Jill Bryson: Barbara
Tatsuya Kameyama: Kito
Teruo Shimizu: Nishida
Tsutomu Harada: Akaiwa
Shunsuke Kariya: Thunder
Tsuyoshi Yokoyama: Kaima
Iwao Dan: Domeki
Rikiya Yasuoka: Shudo
Seiya Sato: Jimmy Tokigawa
Takashi Hio: rasoio Joe
Mieko Muramatsu: suora
Bun'ei Sho: suora
Keiko Ito: Ayako Yashiro
Tooru Hanada: impiegato del casinò
Kaoru Endo: ragazza che vende i fiori

ATTENZIONE: SPOILER!

Norifumi Suzuki: solo il suo nome è capace di farci sentire ancora oggi i suoni delle casse dei botteghini di allora. Entrato alla Toei nel 1956 come assistente alla regia al fianco di registi come Tomu Uchida e Masahiro Makino, debuttò come sceneggiatore (assieme all'aiuto di Takaharu Sawada) al fianco di Kokichi Uchide nel 1963 con la serie di "Tenamon'ya Sandogasa" (addirittura IMDB attesta la direzione della serie solo a Sawada!) e fece finalmente la sua entrata come regista nel 1965, con "Osaka Bad Temper Story: Manservent". Scrisse anche la sceneggiatura della "peonia rossa" nel 1968, che ebbe talmente tanto successo da portare alla creazione di una saga di 8 pellicole e all'eterna consacrazione di Sumiko Fuji come giocatrice d'azzardo. Per non farci mancare nulla in ambito cult, nel 1975 dirige "Truck Rascals" e fu subito un altro enorme successo, con annessa una saga di ben 9 pellicole: Sugawara diventa così l'emblema del camionista giapponese che aiuta i cuori spezzati a riunirsi, oltre che ad essere il duro degli yakuza eiga. Nel 1984 lascia la Toei e nel 1990 dirige il suo ultimo film. Passò a miglior vita nel 2014, all'età di 80 anni.

La pilota Shinobu Yashiro, oltre a gareggiare nei circuiti, lavora come agente per i servizi segreti: questa volta ha il compito di infiltrarsi in una rete di narcotrafficanti. E anche di vendicare la morte di suo padre Masayuki, tolto di mezzo da una guardia carceraria al servizio dell'organizzazione, che usava la sua nave per trasportare illegalmente della droga. Shinobu si ritroverà ad affrontare non solo il cartello, ma anche un politico che si diverte a smerciare droga in nazioni in via di sviluppo...

Nonostante il titolo non c'entri nulla con il film in generale, si tratta di una bizzarrissima commistione tra l'exploitation più spinta (mi basta dire che l'amica di Etsuko, Hisako, ha fatto quel qualcosa in compagnia del politico... travestito da orso.) e le arti marziali a un passo dal fumettistico, come per alcune ambientazioni del film. Forte retrogusto di yakuza eiga, che qui se la gioca quasi interamente con la strada che si costruisce Etsuko all'interno della rete, nello stesso stile del suo fratellone Sonny. Montaggio molto scorrevole e privo di tregua fino al termine del film, trama facile da seguire anche grazie ai pestaggi di lei e di altri infiltrati del servizio segreto, fotografia che ci regala momenti memorabili al rallentatore e anche nell'ingrandire continuamente; così come nell'uso dei colori, desaturati e di colpo nei colori più vivaci. Performances di tutti i personaggi mai scesa verso il negativo, auto e travestimenti compresi.


Pietra miliare di cosa erano le arti marziali nel cinema giapponese, divertenti ma anche forti.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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