I Criminali (The Criminals) - 1976 | Film a Episodi Basato su Fatti di Cronaca Nera Realmente Avvenuti

Cari spettatori del Sottobosco, questa volta ci addentriamo in una pagina delicata e dolorosa della cronaca nera hongkongese del passato... raccontata dagli occhi di tre registi molto prolifici di quella che fu la casa cinematografica più potente di Hong Kong, qui in declino per via della forte concorrenza della Golden Harvest (in parte composta da ex-impiegati della Shaw) e per via di altre case cinematografiche indipendenti che in futuro daranno i natali alla New Wave del porto... la Bang! Bang! Films e la Goldig Films (dove un giovanissimo Chow Yun-Fat vi lavorò fino alla sua chiusura nel 1981) prime fra tutti. Prima di cominciare, un veloce ripasso su chi fossero quei tre registi: Cheng Kang, con alle spalle 35 pellicole da regista e 99 da sceneggiatore, diresse nel 1972 il suo lavoro più conosciuto in assoluto ("Le 14 Amazzoni"); Hua Shan, 30 films da regista e 14 da fotografo, nel 1975 collaborò con il Giappone per girare il cult di "The Super Inframan"; Ho Meng-Hua, 59 films da regista e 11 da sceneggiatore, nello stesso anno dirige un altro cult con il Danny Lee preso in prestito da Shan, ossia "The Oily Maniac".

Torsi Nascosti, scritto e diretto da Cheng Kang
Una donna e sua figlia vengono assassinati dal suo fidanzato violento, che per occultare il tutto li mura entrambi nel palazzo.
La parte più disturbante della trilogia, dovuta anche all'uso della fotografia: ombre inquietanti e telecamere a mano per dare la sensazione di avere assistito al tutto. Due anime innocenti vengono tolte di mezzo da un essere inespressivo e privo di umanità. Nulla di interessante nel montaggio, ma le musiche fanno aumentare l'adrenalina nel sangue... ed è probabile che il film stesso abbia anticipato l'arrivo della famigerata "terza categoria" nel cinema del porto.

Valle dell'Impiccato, sceneggiatura di Ni Kuang e regia di Hua Shan
Un uomo scopre che sua moglie ha una relazione clandestina con un altro uomo, e si vendica di entrambi.
Parte che ha molte occasioni per decollare, ma che purtroppo annaspa nella mediocrità. Ambientazione squallida come le interpretazioni della moglie e dell'amante, che si aggirano nudi nella casa di quest'ultimo: inevitabilmente si spargerà del sangue. Fotografia discreta, montaggio spoglio e musica che non aiuta per nulla nell'atmosfera, già di per sé inesistente.

Gli Stuntmens, sceneggiatura di Chua Lam e regia di Ho Meng-Hua
Il boss di una triade viene assassinato dall'amante di sua moglie.
Cast di stelle al massimo della loro popolarità (Lo Lieh, Wong Yu, Yueh Hua, Tanny Tien Ni) e diretto con disinvoltura, grazie alla fotografia che usa frequentemente dei panorami spettacolari di Hong Kong per rendere meno pesante l'ambientazione. A differenza degli altri due episodi, le arti marziali faranno la loro figura e ci porteranno a vedere com'era un set della Shaw. Finale sbrigativo che rovina quasi tutto, salvo per il messaggio di base: che qualsiasi cosa di sanguinolento accada, pagheranno tutti.

In conclusione...
Tappa obbligatoria per qualsiasi fan della casa, incluso per i suoi registi di culto. Il successo della trilogia ha addirittura ispirato ben altri quattro seguiti, di cui ne parleremo prossimamente. 

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