[Speciale Halloween] La Polizia Chiede Aiuto - 1974

 In occasione di questo ultimo giorno di ottobre, cercherò di deliziarvi con una recensione su un film a metà strada tra giallo e poliziottesco (con sfumature di slasher movie), degno di raccogliere l'eredità di Stefano Vanzina girata nel 1972...

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Anno: 1974
Regista: Massimo Dallamano
Casa di produzione: Primex Italiana
Paese di produzione: Italia

CAST
Giovanna Ralli: sostituto Procuratore della Repubblica, Vittoria Stori
Claudio Cassinelli: commissario Silvestri
Mario Adorf: commissario Valentini
Franco Fabrizi: Bruno Paglia
Micaela Pignatelli: Rosa
Farley Granger: sig. Polvesi
Corrado Gaipa: Procuratore della Repubblica
Marina Berti: sig.ra Polvesi
Ferdinando Murolo: brigadiere Giardina
Paolo Turco: Marcello Tosti
Salvatore Puntillo: agente Napoli
Eleonora Morana: cameriera
Sherry Buchanan: Silvia Polvesi
Roberta Paladini: Patrizia Valentini
Luigi Antonio Guerra: giornalista
Renata Moar: Laura
Adriana Falco: Giuliana Bigi
Clara Zovianoff: sig.ra Talenti
Leonardo Severini: Russo
Lorenzo Piani: giornalista
Giancarlo Badessi: avvocato di Bruno Paglia
Francesco D'Adda: medico
Attilio Dottesio: medico legale
Steffen Zacharias: professor Beltrame

ATTENZIONE: SPOILER (anche se avete paura)!

L'ultima volta che ho trattato un poliziottesco risale probabilmente ai tempi di Bismarck, ma il mio interesse nel genere non è mai calato del tutto. In onore della zucca che popola numerose case in questa sera, ripescheremo il remake di un'opera girata dallo stesso regista nel 1972: "Cosa Avete Fatto a Solange?", che inaugurò una saga (sconnessa quanto una mulattiera) conclusasi bruscamente nel 1978 con "Enigma Rosso", dove è accreditato come sceneggiatore... ma passò a miglior vita ancora prima che il film venisse prodotto. Ma partiamo dall'inizio per evitare ulteriore confusione: inizia la sua carriera come aiuto-operatore alla cinepresa e in seguito come operatore in alcuni documentari, tanto che nel 1945 si ritrova a Milano con Gianni Vernuccio a filmare i cadaveri dei gerarchi fascisti in Piazzale Loreto. Nel dopoguerra passò a lavorare come direttore della fotografia, in particolare nei primi due spaghetti-western di Leone con lo pseudonimo di Jack Dalmas. Esordisce nel 1967 con "Bandidos" ed ebbe molteplici problemi con la censura (in particolar modo "Venere in Pelliccia", girato nel 1969 ed arrivato solo nel 1973 in Italia con il titolo di "Venere Nuda", e infine edito nuovamente in "Le Malizie di Venere") e nel 1975 girò l'horror controverso de "Il Medaglione Insanguinato". Appena dopo la fine delle riprese di "Quelli della Calibro 38" nel 1976, fu vittima di un incidente stradale.

In una soffitta viene ritrovato il cadavere impiccato di una quindicenne di nome Silvia Polvesi: inizialmente si pensa fosse un suicidio, ma viene scoperto un nastro in cui sono registrati molteplici incontri d'amore e il mosaico si incastra con un organizzazione di giovani squillo, tutte studentesse dello stesso istituto scolastico. Le ragazze, interrogate a loro volta, portano al capo che manovra l'organizzazione... ma indagando ancora di più sono coinvolti nello scandalo anche persone ai vertici del potere, come ministri e parlamentari. Dopo l'uccisione accidentale del sicario mandato dal capo per mettere a tacere le studentesse e la stessa procuratrice, il commissario Silvestri ha tutto quello che gli serve per scoprire la verità: ma che gli viene proibita a causa di ordini ministeriali che lo obbligano a chiudere il caso.

Cardiopalma per tutta la durata del film. Dovuto anche alla magnifica colonna sonora di Cipriani, che ricalca parte della musica dal precedente capolavoro di Roberto Infascelli del 1973. Fotografia che ci regala alcuni attimi di inquietudine pura con l'arrivo del sicario in un ospedale usando la telecamera a mano e inquadrature in primo piano (usando la celeberrima tecnica del crudo "cinepugno"); altri in cui rende meno pesante l'atmosfera con alcuni panorami del lago di Garda e nel finale ci delizia con alcune sequele degne del "cinéma vérité" sui condomini bresciani. Eccezionale lavoro nell'ambito degli effetti speciali, qui ai livelli di Rambaldi. Strepitosa la performance della sig.ra Ralli, determinata nell'andare a fondo sul caso, così come il suo collega Cassinelli; dai metodi diretti e in totale assenza di peli sulla lingua. Pionieristico anche nel sottogenere degli slasher movies, in quanto il sicario ha indosso degli indumenti che codificheranno il tipico personaggio del filone... arma inclusa. 


Nonostante il film fosse stato distribuito in piena estate (agosto 1974), fu un enorme successo al botteghino: 1,344,301,000 Lire (694.274 euro) e ben accolto dalla critica di allora.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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