Come una Pietra Rotolante (Bo no Kanashimi) - 1994

 
Anno: 1994
Regista: Tatsumi Kumashiro
Casa di produzione: Excellent Film, Hero
Paese di produzione: Giappone

CAST
Eiji Okuda: Tanaka
Eiko Nagashima: Yoshie
Reiko Takashima: Ayumi
Sho Aikawa: Sugimoto
Hakuryu: Kurauchi
Misayo Haruki: Yoko
Sei Hiraizumi: Omura
Ryo Amamiya: amante di Yoko
Naoto Takenaka: cliente al bar
Kaori Momoi: cliente al bar

ATTENZIONE: SPOILER!

Penultimo film di Tatsumi Kumashiro, regista che negli anni '70 si fece conoscere a livello nazionale con i suoi pinku eiga all'ormai quasi del tutto defunta Nikkatsu. Figlio di un commerciante di farmaci e maestro di judo, nella WW2 entra alla facoltà di medicina per evitare la leva militare, ma alla fine abbandonò gli studi per la sconfitta del Giappone. Studiò letteratura inglese all'Università di Waseda, ma capendo che non poteva vivere solo di romanzi, decise di muoversi verso il cinema nel 1952 come assistente alla regia nella Shochiku... per poi spostarsi alla Nikkatsu nel 1955. Debutta nel 1968 e dopo un decennio di successi, nel 1983 ebbe un collasso ai polmoni e la sua salute declinò rapidamente, tanto che girò il film in questione con una bomboletta di ossigeno. Muore per collasso cardiaco e polmonare il 24 febbraio del 1995.

Tanaka è uno yakuza che nel mentre molestava il barista di un bar, viene arrestato dalla polizia e viene liberato dopo otto anni dietro alle sbarre, non senza prima scoprire che il capo vuole liberarsi di lui. Finito quest'ultimo in ospedale, il braccio destro Kurauchi esercita sempre più pressione su di lui e per aggirare le sue richieste si fa' ferire appositamente da un aggressore. Morto il capo, diverrà lui il nuovo boss della gang...

Sconsigliato a chi si addormenta facilmente, è uno yakuza eiga che invece di sfociare nella violenza più esplicita, si propaga ampiamente sulla fotografia che usa ossessivamente il buio (vedasi il lungo piano sequenza all'inizio e la ripresa a 360 gradi dell'incontro tra il boss ed Eiji, dove quest'ultimo versa del vino rosso sulla sedia del capo) e per il comportamento da veterano fiero di Eiji, che ama pulire casa sua e regolare i conti nel modo più astuto possibile, anche in maniera dolorosa. Montaggio interessante in alcuni punti, dove le sequenze sfocano in nero. Musiche mai fastidiose che rendono bene l'idea dell'essere yakuza di Eiji... 


Nonostante il film sia ancora nell'oblio, all'epoca vinse un totale di otto premi! Quattro ne andarono a Eiji per "miglior attore" e tre a Tatsumi per "miglior regista" e "miglior film".
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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