Il Giocatore d'Azzardo Nero (Kuroi Tobakushi) - 1965

 
Anno: 1965
Regista: Ko Nakahira
Casa di produzione: Nikkatsu
Paese di produzione: Giappone

CAST
Akira Kobayashi: Koji Himuro
Manami Fuji: Reiko
Michino Yokoyama: Tokiko
Kiiton Masuda: Anekoji
Akiyoshi Fukae: scagnozzo di Yang
Keisuke Noro: Chombo
Jun Tenbo: Kitagawa
Shelly Hellen: Nina
Pedro Komiyama: Mario
Gordon Johnson: scagnozzo di Malcolm
Paul Schumann: Malcolm
Shiro Yanase: addetto al casinò
Yuzo Harumi: scagnozzo di Yang
Bei Enoki: Ichiroku
Hisako Yoshino: donna che guarda la boxe
Sanpei Mine: boss del casinò
Ichiro Kijima: marinaio che gioca con Koji
Tsuyoshi Kuroda: marinaio che gioca con Koji
Satoshi Shirai: poliziotto che porta via Malcolm
Takashi Seyama: marinaio che gioca con Koji
Tatsuya Hamaguchi: ragazzo nell'albergo
Shiro Oshimi: giocatore d'azzardo
Kokan Katsura: personale dell'autostrada
Guy Knowler: scagnozzo di Malcolm (aka Giai Knowler)
Gunter Braun: scagnozzo di Malcolm (aka Brown Gunter)
Peter MacLane: Peter
Asao Koike: Inumaru
Isao Tamagawa: Takakura
Masahiko Tanimura: Hanada
Yoshiro Kato: passeggero del treno
Masaya Takahashi: Yang


ATTENZIONE: SPOILER!

E si ritorna a parlare di Nakahira, qui nel periodo dove più si sentiva a disagio e non era in lui dietro alla cinepresa: data la pressione sempre più crescente della Nikkatsu di girare a getto continuo pellicole di "qualità" per salvaguardarsi dal loro declino che presto lo avrebbero avuto con la disputa legale di Seijun...

Koji, giocatore dalla mano magica, viene invitato a un ricevimento dall'ambasciata del Regno di Suvenia a Tokyo per giocare contro il veterano Inumaru e la sua amante Reiko. Li sconfigge e il veterano ordina all'amante di pedinare Koji, che nel mentre prova a vincere i soldi persi da una hostess di nome Nina... fallendo a sua volta contro Yang. Dopo che il suo fratello maggiore Ichiroku ci ha rimesso la vita a causa della hostess, si scopre che costei è la donna di Malcolm: gestisce una gang internazionale basata sul gioco d'azzardo. Scoperto anche il trucco di Yang, tutti insieme regoleranno i conti con la banda...

Sebbene contenga tutti i clichés del sottogenere (cavalli, casinò, soldi bruciati), nel complesso è un prodotto ben fatto. Fotografia che sfrutta le ambientazioni notturne ed elegante così come Akira, raffinato nell'affrontare i suoi nemici. Solido montaggio, musiche intense come il film stesso. Asao un tornado di furia che come uno tsunami prova a mettere fuori gioco sia Paul che Akira, Masaya che da pallone gonfiato quale è si sgonfia dopo che Akira scopre la verità, Shelly che prova a fare il sicario ma che non riesce per via dell'astuzia di Kobayashi... 


Non un capolavoro, ma rimane un'onesta opera artigianale del sottogenere...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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