Maria da Pechino (Mary From Beijing) - 1992

 
Anno: 1992
Regista: Sylvia Chang
Casa di produzione: Art & Talent Groupe Inc.
Paese di produzione: Hong Kong, Cina

CAST
Gong Li: Ma Lei/Mary
Kenny Bee: Wong Kwok-Wai
Wilson Lam: Peter Ng
David Chiang: Yip
Synthia Cheung: Elizabeth
Jan Lam: giovane venditore invadente
Chu Mu: padre di Peter
Bao Fang: zio di Wai
Lawrence Lau Kwok-Cheung: agente dell'ufficio immigrazione
Melvin Wong: Stanley, dentista
Zheng Zhenyao: madre di Mary
Kingdom Yuen: giocatore di Mahjong
Chui To: Crystal
Patrick Hon Jun: uno degli amici di Peter
Lee Poi-Ling: uno degli amici di Peter
Regina Kent: giocatrice di Mahjong
Lawrence Lau Sek-Yin: Fatty
Xiu Zongdi: ufficiale del governo cinese
Jim James: pianista al New Office Building

ATTENZIONE: SPOILER!

Quinto film scritto e diretto da Sylvia Chang, una veterana sia davanti che dietro la cinepresa di mano taiwanese che hongkongese: all'età di 16 anni lascia la scuola e si dedica a fare la conduttrice radiofonica. Debutta all'età di 18 anni nel film di arti marziali taiwanese "The Flying Tiger" (1973) e nel 1978 dirige il suo primo film a Hong Kong, intitolato "Once Upon a Time". All'attivo un totale di 16 films da regista, 18 come sceneggiatrice, 100 come attrice e produsse un totale di cinque pellicole. Acquisisce notorietà in Asia per la sua storica interpretazione nella saga di "Aces Go Places" nel 1982, ed in brevissimo tempo si fece notare anche a livello internazionale per la sua performance nel "That Day on The Beach" (1983), debutto alla regia di Edward Yang. Si segnala che lavora anche in ambito musicale, dove una delle sue canzoni (The Price of Love) è spesso cantata nei karaoke. 

Ma Lei è una cittadina cinese residente a Hong Kong che si fa' mantenere da un gioielliere, in attesa che porti a compimento i suoi due obiettivi: avere la propria carta d'identità che gli permetterà di trovare lavoro e di sposare il proprio fidanzato. Per ottenerla, tenterà di convincere il suo ragazzo a conoscere la sua famiglia... nel mentre Ma farà amicizia con il vicino di casa Wong, costruendo lentamente una relazione con lui. Quando Ma lascia il ragazzo e il suo appartamento, Wong andrà in cerca di lei... ed alla fine si incontreranno di nuovo.

Eleganza a fiumi nei dialoghi, nella fotografia (che porta la firma di Christopher Doyle, dove non cerca di essere di alto livello) e nel guardaroba dei protagonisti, soprattutto nei vestiti di Gong. Montaggio sublime nella sua esecuzione, così come il film stesso che non scade mai nella goffaggine. Gong incredibile e pacata nella sua enorme pazienza nell'avere la carta d'identità, Kenny che ci sgancia qualche sorriso con le sue performances in mandarino e con il cane di Gong. Wilson allude alla frenesia della metropoli hongkongese, anche nelle parole di Kenny dove la descrive come una bella signora che non può sposarsi. David professionale come al solito nella sua poliedricità tramandata dalla Shaw, il tutto incorniciato da delle musiche per nulla fastidiose.


Quando Sylvia gira una sequenza del film in piazza Tienanmen, un motivo ci sarà...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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