Ritorno alle Radici (Back to Roots) - 1995
Anno: 1995
Regista: Raymond Leung
Casa di produzione: R.J. Production Co.
Paese di produzione: Hong Kong, Cina
CAST
Chan Wai-Lun: Ah Fei
Wong Yim: Sau Sau
Lin Zi: zio Zhi
Michael Lee: il nonno di Fei
Radium Cheung: gangster di Fei
Raymond Leung: poliziotto ucciso da Fei
Jameson Lam: passeggero del traghetto
ATTENZIONE: SPOILER!
Esordisce come produttore e regista nel 1989 con "The First Time is The Last Time" e come attore l'anno dopo, sempre in un suo film denominato "Weakness of Man". Nel 1995 alza la posta in gioco con il film che tratterò a breve, in parte sceneggiato e interamente montato da Leung stesso. Lascia la sedia da regista nel 2001 con "Day Off", montandolo, scrivendolo, producendolo e anche interpretato da lui stesso... mansione che ha mantenuto sino al 2008, comparendo in "La Lingerie". Da HKMDB si viene anche a sapere che prima del suo debutto alla regia, svolgeva altri lavori come assistente alla regia, produttore esecutivo e anche direttore di produzione: in particolare come presentatore fino al 2004.
Il teppista Ah-Fei, dopo avere tolto di mezzo un poliziotto a Hong Kong, decide di fuggire nella Cina continentale... per poi ritrovarsi a fuggire nuovamente a causa delle percosse dei suoi uomini, nei confronti di un poliziotto sotto copertura. Ferito ad una gamba per via di un colpo di pistola sparato dalla polizia, si ritrova in un villaggio isolato nell'entroterra dello Shaanxi. Dopo numerose peripezie con gli abitanti del villaggio, lascia alle spalle il suo passato da teppista... dopo avere scontato la pena a Hong Kong e tagliato i contatti con le triadi, ritorna al villaggio.
Triad movie che si tramuta in uno slice of life della vita quotidiana dei contadini e dei residenti nella zona rurale dello Shaanxi, prima disturbati e poi arricchitisi di altre giovani braccia. Fotografia fortemente influenzata da quella di Kar-Wai e da Besson: fermi immagine alla Doyle, uso movimentato del flashback, telecamera a mano in un lungo piano sequenza alla Woo, moviola nelle scene ad alta tensione, ombre sia minacciose che innocue ed un primo piano alla Patrick Tam. Nel primo tempo è montato scorrevolmente nelle scene movimentate, nel secondo il tutto prende una piega tranquilla, per poi riprendere la mano verso il finale. Musica per niente fastidiosa ed in sintonia con il climax del film. Interpretazione senza tempo di tutti i personaggi, su una regia trasparente ed al servizio di loro.
Il teppista Ah-Fei, dopo avere tolto di mezzo un poliziotto a Hong Kong, decide di fuggire nella Cina continentale... per poi ritrovarsi a fuggire nuovamente a causa delle percosse dei suoi uomini, nei confronti di un poliziotto sotto copertura. Ferito ad una gamba per via di un colpo di pistola sparato dalla polizia, si ritrova in un villaggio isolato nell'entroterra dello Shaanxi. Dopo numerose peripezie con gli abitanti del villaggio, lascia alle spalle il suo passato da teppista... dopo avere scontato la pena a Hong Kong e tagliato i contatti con le triadi, ritorna al villaggio.
Triad movie che si tramuta in uno slice of life della vita quotidiana dei contadini e dei residenti nella zona rurale dello Shaanxi, prima disturbati e poi arricchitisi di altre giovani braccia. Fotografia fortemente influenzata da quella di Kar-Wai e da Besson: fermi immagine alla Doyle, uso movimentato del flashback, telecamera a mano in un lungo piano sequenza alla Woo, moviola nelle scene ad alta tensione, ombre sia minacciose che innocue ed un primo piano alla Patrick Tam. Nel primo tempo è montato scorrevolmente nelle scene movimentate, nel secondo il tutto prende una piega tranquilla, per poi riprendere la mano verso il finale. Musica per niente fastidiosa ed in sintonia con il climax del film. Interpretazione senza tempo di tutti i personaggi, su una regia trasparente ed al servizio di loro.
Potrei anche azzardare che questo genere di film mi rilassa parecchio, dato che si giocano il tutto sulla location circostante... ma il messaggio sanguinolento di base rimane invariato.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!
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