I Padroni della Città - 1976

Anno: 1976
Regista: Fernando Di Leo
Casa di produzione: Cineproduzioni Daunia 70, Seven Star Film G.m.b.H.
Paese di produzione: Italia

CAST
Jack Palance: Manzari (lo sfregiato)
Al Cliver: Ric
Harry Baer: Tony
Gisella Hahn: Clara, cantante di un night-club
Enzo Pulcrano: Peppe
Edmund Purdom: Luigi Cerchio
Fernando Cerulli: debitore di Luigi
Vittorio Caprioli: Vincenzo Napoli
Peter Berling: Valentino

ATTENZIONE: SPOILER!

Fernando torna a stupirci con una parabola ironica sul mondo criminale, considerando che prenderà parte di questa ironia per girare nello stesso anno "Gli Amici di Nick Hezard". Cast di costellazioni che creano la gioia per gli amanti del cinema di culto, dal Palance al culmine della carriera a un Pulcrano che nel 1974 anticipò il famosissimo "Rocky" negli USA. Completa il tutto la presenza di Caprioli, comparsa fissa nei films di "dileiana" memoria.

Ric è un ragazzo che cerca di vendicare il padre ucciso a tradimento, dopo una rapina, da un mafioso chiamato Lo Sfregiato all'inizio del film, che monopolizza tutte le attività illecite della città. 
Ric, dopo aver conosciuto Tony, al servizio di un piccolo boss della mafia, Luigi Cerchio, e abile con la pistola, riuscirà ad ottenere il suo aiuto. Entrambi riusciranno a mettere Lo Sfregiato contro Cerchio, tuttavia il primo ne uscirà vincitore. Ai ragazzi, per evitare problemi poiché potrebbero essere riconosciuti, il saggio fuorilegge Vincenzo Napoli consiglia però a loro di emigrare. I due non accettano la proposta, e sarà guerra aperta.

Seppur lontano dai noir-polizieschi più riusciti di Fernando Di Leo, che qui firma regia, soggetto e sceneggiatura con Peter Berling, la pellicola è un prodotto artigianale di onesta fattura, causa anche il budget minimo a disposizione dalla sua casa cinematografica (Daunia 70). Dopo l'esperienza avuta con Ursula Andress di un anno prima, qui è una m
iscela drammatica ed ironica con la presenza di Vittorio Caprioli, simpatico gangster dalle rigide regole morali. E' da menzionare che la Puma GT fu un auto ricordata non tanto per le sue prestazioni, ma per come fosse venduta per corrispondenza su Gente Motori ed era disponibile solo in kit. Istruzioni? Nemmeno l'ombra, solamente fortuna e olio di gomito.

Il film riuscì ad andare oltreoceano, con il titolo anglofono di Mister Scarface, distribuito dalla celebre casa di produzione indipendente Troma, ma è noto anche con il secondo titolo di Rulers of the City. In Germania uscì con il titolo di Zwei Supertypen Raumen Auf.

Non all'altezza del genere, ma con un'ironia intelligente sul mondo criminale.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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