Razza Selvaggia - 1980

Anno: 1980
Regista: Pasquale Squitieri
Casa di produzione: Alex Film
Paese di produzione: Italia

CAST
Saverio Marconi: Mario Gargiulo
Angelo Infanti: Carlo Esposito
Simona Mariani: Giuliana
Enzo Cannavale: Don Peppino
Imma Piro: Michelina Gargiulo
Stefano Madia: Umberto
Cristiana Donadio: Anna
Victoria Zinny: Giuditta

ATTENZIONE: SPOILER!

Siamo nel 1980, il cinema italiano aveva appena lasciato alle spalle un decennio insanguinato di violenze fasciocomuniste, entrando in un decennio che porterà alla crisi del cinema di genere italiano, a causa delle televisioni che rubavano il pubblico dai cinema multisala. Stelvio Massi girò le sue ultime tre opere dedicate al poliziesco, collaborando con Maurizio Merli e Fabio Testi, anche se erano appena al di sopra del mediocre, ma solo due riguardabili: Poliziotto Solitudine e Rabbia, insieme a Speed Cross.

Mario, un ragazzo di origine meridionale, vive a Torino con la sorella Michelina.
Operaio in fabbrica, vive in modeste condizioni. La conoscenza casuale di un giovane torinese, gestore di un equivoco night club frequentato da uomini loschi e donne di malaffare, lo spinge a lasciare il suo lavoro e a collaborare con il nuovo amico nella gestione del locale notturno, a cui sono associati loschi traffici di droga e malavita.

Non un thriller e nemmeno un mafia movie, in linea con quello che aveva fatto Pasquale Squitieri. Ci troviamo davanti ad un'istantanea nuda e cruda di come molti cittadini del Sud Italia, approdati al Nord in cerca di condizioni migliori, non trovino altro che depressione e sfruttamento nelle aziende, specialmente se con un fatturato notevole. Raro e
 strano da vedere, con una colonna sonora che regala tensioni ed allegria dalle mani turbolenti del leggendario Tullio De Piscopo; si lascia vedere per come Squitieri provi ad imitare la denuncia politico/sociale alla Damiani, dove i protagonisti tenteranno in ogni modo di lasciare quella spirale infinita del crimine. Con la depressione che bussa alla porta, consideratelo come un documentario che si intreccia con la realtà di quei tempi... e confrontatelo con i nostri tempi. Vi risulta che qualcosa sia cambiato, da allora?


Il film arrivò nei paesi anglofoni con il titolo di Savage Breed, e solo nei paesi anglofoni, data la scarsa reperibilità di tale pellicola.

La cosa ancora più strana è che questo film è stato presentato alla 12° edizione del Moscow International Film Festival, con una nomination al regista Squitieri.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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