[Flopiziesco #1] Bersaglio Altezza Uomo - 1979

Anno: 1978
Regista: Guido Zurli
Casa di produzione: Intercine
Paese di produzione: Italia, Turchia

CAST
Luc Merenda: ispettore Keaton
Gabriella Giorgelli: Jasmine
Kadir Inanir: Gengis
Paola Senatore: donna della banda
Joe Pidgeon: capo della banda criminale
Pamela Villoresi: moglie di Gengis

ATTENZIONE: SPOILER!

Stroncato senza pietà all'epoca della sua uscita (Aldo Viganò scrisse che <<è vero che non c'è limite al peggio, ma il film di Zurli è comunque un bel record>>), ho deciso di buttare 89 minuti della mia vita a visionare questa pellicola...

Siamo nel 1979, in un'epoca dove il filone era in piena implosione su sé stesso. Basti vedere attori come Maurizio Merli e Luc Merenda, ormai sulla via del tramonto per l'esaurimento del filone. 
Umberto Lenzi creò la sua ultima opera del genere, Da Corleone a Brooklyn, salutando questo genere ormai in piena decadenza. Ma Stelvio Massi decide di tenerlo ancora in vita, accordandosi con Maurizio Merli; creando il film Sbirro, la Tua Legge è Lenta... la Mia No!, un'opera che desta interesse in ogni scena, e come Merli si adatti come un guanto al suo ruolo di commissario dai metodi spicci.


L'ispettore Keaton dell'Interpol, in missione ad Istanbul, riesce con alcune mosse giuste a sconvolgere gli affari di un (poco credibile) boss della droga e i suoi complici.
Per liberarsi di lui questi costringono, dapprima uccidendogli la madre, e poi, sequestrando e violentando sua moglie, il campione di tiro al piattello Gengis a sparare all'ispettore. D'accordo con Keaton, Gengis finge di fare quello che i malviventi vogliono da lui. Nel frattempo, la polizia turca comincerà a smantellare l'intero giro...


Un cast di ferro composto da volti noti nel filone del poliziesco, che sembrano tutti fuori luogo e poco convinti di ciò che stanno interpretando, soprattutto la Senatore, che da alcuni gesti del corpo si chiede il perché stia recitando in tale pellicola. Il più convincente è sempre l'eroe diverso della situazione, Luc Merenda, efficace nelle scene acrobatiche del film... ma all'arrivo del tiratore che viene obbligato dalla banda ad uccidere l'ispettore, la macchinosità prende il sopravvento ed anche la mediocrità degli eventi della pellicola. Insufficiente nelle scene d'azione e nei dialoghi, ma la musica coinvolgente salva dalla povertà mostruosa delle scene del film, anche se la sceneggiatura zoppica ed è in parte scontata. Zurli non è Lenzi e nemmeno il leggendario Di Leo... ed è per questo che il suo film si colloca tra i "so bad it's so good", colmo di trash involontario che piace allo spettatore, assieme alla sensazione continua di fastidio e noia per i soldi buttati in tale scempio...


Nonostante la pellicola abbia floppato alla grande, riuscì a passare in paesi anglofoni col titolo di Target, ma la cosa ancor più strana è come sia stato titolato in Germania: Deckname Scorpion - er kennt keine Gnade... (Alias Scorpion - non conosce pietà...), era un tentativo di emulare all'americana questo film pseudo-d'azione?

E' un film che piace per il trash, ma non merita alcuna rivalutazione postuma.
Ci vediamo in un'altra puntata, cari spettatori del blog!

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