Sigpress contro Scotland Yard - 1968

 

Anno: 1968
Regista: Guido Zurli
Casa di produzione: Rekord Film, Cinesecolo, Parnass Film
Paese di produzione: Italia, Germania

CAST
George Martin: Sigpress
Paolo Carlini: Harold Bennett
Klaus Kinski: Pierluigi
Dick Palmer: Maurice
Ingrid Schoeller: Muriel
Orchidea De Santis: Manuela
Gloria Paul: Joselita
Karin Field: Priscilla
Andrew Ray: Temistocle Niorkos
Consalvo Dell'Arti: Sir. Barkley
Nick Jordan: Pedro
Emanuele Gonzales: il professore
Fedele Gentile: il dottor Duran
Mario Guizzardi: Baker
Marianne Leible: Lady Henderson
Aldo Marianecci: Archibald
Furio Pellerani: l'ispettore della polizia francese
Mino Pellerani: il barista

ATTENZIONE: SPOILER!

Pellicola talmente rara che anche le biografie di alcuni attori partecipanti erano introvabili: sembrava che non fossero mai esistiti!
Credevo fosse un horror, sia per la presenza di Kinski che per l'etichettatura su tale pellicola... ma in realtà è una spiazzante commedia poliziesca che ha chilometri di citazioni a Closeau e a James Bond, e inaspettatamente mantiene un tono cupo, date le morti macabre di alcuni innocenti. In più il protagonista è abbastanza muscoloso, viste alcune sorprendenti sequenze di scazzottate.
Per il sig. Guido la voglia di fare era molta, e l'ha impressa anche nelle sue pellicole, viste le aggiunte chilometriche di alcuni attori... e anche per il modo in cui cercò di tenersi stretto Kinski (noto per il suo comportamento oltraggioso), comportandosi come un pazzo sfasciando la sceneggiatura, tirando calci ai riflettori ed urlando a squarciagola. Piano ben riuscito, dato che l'oltraggioso Kinski lo era più di quanto esso credeva.


Sigpress, un famoso ladro di fama internazionale, tenta di rubare "l'occhio di Allah", gioiello sotto la custodia di un ispettore di Scotland Yard, ma successivamente scopre che si tratta di un falso. Alla fine scopre che il gioiello vero è ricercato da altri, così Sigpress scopre la sua locazione ed elimina i due banditi che stavano per rubarlo.



Già dall'estetica anni '60, è un biglietto da visita per il film. Assolutamente non noioso, intrattiene per il suo ritmo veloce e per il suo colore frizzante e genuino. Sfortunatamente Kinski ha un ruolo molto piccolo di maggiordomo, ma altri attori come il protagonista muscoloso Martin ci regalano chicche come l'allenarsi costantemente e rispondere al telefono durante l'allenamento, una Schoeller che interpreta la segretaria di un miliardario fin troppo fuori dalle righe, molto ambigua e seducente. Possiamo visionare anche una giovane De Santis quasi sempre in bikini, dettaglio che non passerà mai di moda né allora e né odiernamente, insieme alla sosia di Sophia Loren: Gloria Paul... tutto il cast non è mai sceso verso il negativo, si può dire un caso alla Concerto per Pistola Solista (1970)! Non eccezionale e non orripilante, si lascia vedere nella sua spaccatura di fine anni '60 e nei monumenti palesati tra Parigi e Londra.

Fu distribuito nei paesi anglofoni con un titolo che non c'entra nulla con l'atmosfera del film: Psychopath. Nel mentre, nei paesi teutofoni fu distribuito con un titolo esplicitissimo: Mister Zehn Prozent: Miezen und Moneten (Mister 10%: Fighe e Denaro), ma in Spagna scopiazzò l'opera quasi perduta di Mino Guerrini: Gangsters '70...

Attendo che qualche azienda recuperi dall'oblio tale pellicola e che la distribuisca decentemente in DVD... meritevole di una visione, seppur breve.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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