Film Perduti: The Great Buddha Arrival(1934)- Il film "padre"dei kaiju-
Poster originale giapponese- |
Rieccoci qui, alla rubrica dedicata ai film perduti, essi siano conosciuti o sconosciuti, dopo una lunga assenza, dovuta in realtà a motivi già spiegati e discussi, siamo tornati per andare a scoprire film non più visibili, ma comunque, non dimenticati, oggi nello specifico, tratteremo un film molto particolare del cinema giapponese.
Una delle poche foto rimaste sino a noi- |
La pellicola in questione, può essere benissimo considerata una delle prime(se non affettivamente la prima) del filone Kaiju(lett. Mostro Misterioso) anticipando di molti anni il ben più famoso Re dei mostri, Gojira/Godzilla, uscito nel 1954.
The Great Buddha Arrival è un film indipendente del 1934, diretto e prodotto da Yoshiro Edamasa, originalmente della durata di 1 ora e 15 minuti, sarebbe dovuto essere, nelle intenzioni originali il primo di un franchise, ma non vennero mai girati ulteriori seguiti ed il film è finito nell'oblio più totale.
La trama è incentrata sulla statua del Buddha situata nel parco Shuraken, la statua, alta 33 metri, prende vita per salvare l'umanità, viaggiando per il Giappone, dopo aver visitato varie città, continua il suo viaggio, fino ad arrivare a Tokyo.
Su un articolo di una rivista dedicata al cinema giapponese dell'epoca(Kinema Jumno) vengono descritte alcune scene presenti nel film, una in cui il Buddha si riposa, appoggiato su un edificio di tre piani e un altra in cui una geisha balla sul suo palmo.
Il film è preceduto da altri due film, che possono essere legati al filone dei kaiju, pur non trattando propriamente di "mostri" giganti, ovvero i film giapponesi di King Kong, usciti nel 1933.
Del film si sono perse le tracce, andando, con tutta probabiltà, perduto durante la seconda guerra mondiale, ed è rimasto nell'ombra per molti decenni, fino a quando non furono scoperte le immagini sopravvissute, così come il poster.
Altro frammento rimasto- |
Nel 2018 ne è uscito un remake, ambientato ai giorni nostri, il remake è diretto proprio dal nipote del regista Edamasa, Hiroto Yokokawa.
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