Il Vero Me (The Real Me) - 1991

 

Anno: 1991
Regista: Chow Wah-Yu
Casa di produzione: Central Motion Picture Corporation, Super Power Motion Picture Co.
Paese di produzione: Cina, Taiwan

CAST
Kong Wa
Kara Hui Ying-Hung
Michiko Nishiwaki
Chin Siu-Ho
Karel Wong Chi-Yeung
Poon Sin-Yee
Ken Lok Tat-Wah
Hsu Hsia
Dennis Tang Chung-Kwan
Leung Yam-Kei
Kellie Lam Qui-Man
Mark Houghton
Bruce Fontaine
Max Gusinsky

ATTENZIONE: SPOILER!


Pellicola estremamente rara di cui si hanno pochissime informazioni a riguardo, e la sig.rina Michiko Nishiwaki alla mia sinistra è stata la motivazione per visionarla... pur non sapendo una parola di cantonese. Poliziesco d'azione che prende spunto, per le sue numerose ambientazioni notturne, da Police Story 2 (1988), ricche di cazzotti e pugni al limite del realismo. Alza la posta in gioco con il genere del thriller psicologico, dato che il protagonista, in un incidente d'auto, perde la memoria.


Chin Siu-Ho, sotto gli ordini del suo sovrintendente, indaga sotto copertura per raccogliere prove sufficienti contro lo spacciatore Hsu Hsia, guadagnandosi la sua fiducia e diventando il suo braccio destro... ma alcuni suoi scagnozzi scoprono i suoi piani e durante un breve inseguimento in cui loro perdono la vita, Chin perde la memoria. Il suo sovrintendente, insieme alla sua ex-moglie, Michiko Nishiwaki, proveranno in ogni modo a fargliela tornare, anche in luoghi dove Chin si è innamorato di quest'ultima.


Ribadisco, le arti marziali e le acrobazie in auto sono sempre state il punto di forza del cinema hongkongese. La sig.rina Nishiwaki ci mostra diverse volte la sua eleganza in alcune scene con Chin ed altrove, con indosso uno yukata, il suo sex-appeal senza alcuno sforzo sul grande schermo. Chin strepitoso nel suo ruolo di smemorato vendicativo, molto simile all'Edward interpretato abilmente da Luc Merenda in L'Uomo Senza Memoria (1974), si perde in diverse scene ma recupera con la sua voglia di ricordare... soprattutto con il suo desiderio di vendetta molto acceso, di cui non riesce a liberarsene. Numerose le citazioni ad altre opere hongkongesi come In The Line of Duty 3 (1988) per la sua azione non-stop fino all'ultimo fotogramma e per gli assalti esplosivi in auto alla Above the Law (1986). Gran peccato che non siano ancora disponibili i sottotitoli in inglese sulla pellicola (neanche l'ombra su OpenSubtitles), poiché mi sarei calato all'interno dell'ambientazione...

Nonostante lo straordinario omaggio al cinema nostrano, al botteghino è stato un clamoroso flop: 12.106 dollari, ossia dei miseri 1.347 euro...

Attendo con urgenza una versione doppiata, oppure sottotitolata in inglese. Merita uno sguardo per la sua trama assolutamente non forzata, soprattutto per il protagonista alla ricerca del sé stesso perduto.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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