Un Grido Lontano dalla Primavera (Haruka Naru Yama No Yobigoe) - 1980

 
Anno: 1980
Regista: Yoji Yamada
Casa di produzione: Shochiku
Paese di produzione: Giappone

CAST
Ken Takakura: Kosaku Tajima
Chieko Baisho: Tamiko Kazami
Hidetaka Yoshioka: Takeshi Kazami
Tetsuya Takeda
Hajime Hana
Masanori Hata
Mizuho Suzuki
Tappie Shimokawa
Kiyoshi Atsumi

ATTENZIONE: SPOILER!

Ancora una volta Ken Takakura si dimostra il Giuliano Gemma del Sol Levante, non un campione di espressività, ma un veterano sempre affidabile; dopo la sua consacrazione a star di primo livello nel 1976 con Manhunt (una delle prime pellicole straniere distribuite nella Cina post-maoista del 1978). Usando la stessa ambientazione de Il Fazzoletto Giallo della Felicità, nell'isola di Hokkaido, e parte del cast del precedente film, la formula di essere presente assieme al cast nella loro avventura si sente davvero bene. Per chi non conoscesse il sig. Yamada, è noto per aver diretto la saga più longeva della storia del cinema da un unico regista: Otoko wa Tsurai yo (E' Dura Essere un Uomo), interpretato da Kiyoshi Atsumi nei panni di Tora-san. 48 lungometraggi girati dal 1969 al 1995 fino alla morte dell'attore nel 1996 a causa di un cancro ai polmoni. 


Uno straniero misterioso si presenta alla porta di una fattoria durante una notte tempestosa, e chiede di essere ospitato per la notte. La giovane vedova che dirige la fattoria, sospettosa, lo manda a dormire nel fienile. All'alba, con la sua aria misteriosa e distante, decide di andarsene... ma in primavera ritorna come bracciante agricolo, guadagnandosi la fiducia della contadina e l'amore di suo figlio. Nel frattempo, un intruso cerca di persuadere la giovane vedova, ma viene salvata dal bracciante. Ma il mistero sulla provenienza dello straniero rimane... dato che è costretto ad andarsene di nuovo.


Se siete alla ricerca di qualche luogo comune in questo film, siete nel posto sbagliato: assente dal primo all'ultimo fotogramma. Anche la location contribuisce alla mancanza di clichés nella pellicola, ed è un vantaggio decisivo per la naturalezza del dramma. Semplice, nessun trucco, nessun effetto speciale. Assenti gli antagonisti, poiché le persone sono gentili, lavoratrici e disposte ad aiutare gli altri. Non vi è nulla di pauroso nelle vite dei personaggi, ma sono emotivamente autentici... a meno che voi non siate muniti di sangue freddo, vi consigliamo di munirvi di lenzuoli per contenere le vostre lacrime.



Consiglio caldamente la visione del film, poiché difficilmente lo dimenticherete per la sua unicità.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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