Prova dell'Uomo (Ningen no Shomei) - 1977

 
Anno: 1977
Regista: Jun'ya Sato
Casa di produzione: Kadokawa Daiei Studio, ProSer Co.
Paese di produzione: Giappone, Stati Uniti

CAST
George Kennedy: Ken Shuftan
Mariko Okada: Kyoko Yasugi
Yusaku Matsuda: detective Ichiro Munesue
Broderick Crawford: capitano della polizia O'Brien
Rick Jason: Lionel Adams
Toshiro Mifune: Yohei Kori
Junzaburo Ban: titolare delle sorgenti termali
Takeo Chii: detective Kusaba
Kinji Fukasaku: tenente Shibue
Bunjaku Han: Naomi
Hajime Hana: detective Takeshi Yokowata
Janet Hatta: Yukiko Mishima
Koichi Iwaki: Kyohei Kori
Robert Earl Jones: Wilshire Hayward
Tanie Kitabayashi: anziana sig.ra ad Hachio
Theresa Merritt: Maria
Ayako Mikami: sé stessa
Toru Minegishi: detective Shimoda
Seiichi Morimura: front manager
Hideo Murota: detective a Yokota
Hiroyuki Nagato: Takeo Oyamada
Isao Natsuyagi: Takashi Nimi
Mineko Nishikawa: donna ad Hachio
Hiroshi Ogawa: sé stesso
Ryoko Sakaguchi: Sumiko
William Sanderson: rivenditore di armi
Hiromitsu Suzuki: cameriere della caffetteria
Mizuho Suzuki: capo detective Tadahiro Yamaji
Gozo Soma: Banto
Kei Taguchi: Imamura
Junko Takazawa: Michiko Asaeda
Keiko Takeshita: Shizue Nakayama
Koji Tsuruta: tenente Nasu
Shigeru Tsuyuki: sé stesso
Koji Wada: detective Kawanishi
Joe Yamanaka: Jonny Hayward
Hideji Otaki: cliente in un ristorante

ATTENZIONE: SPOILER!

Girato appena dopo il clamoroso successo sul Fiume dell'Ira di un anno prima che fece diventare noto Ken Takakura anche nella Cina post-maoista, ci troviamo davanti ad un cast capace di mettere in lacrime qualunque appassionato di pellicole di culto: il George Kennedy a 11 anni di distanza dal capitano Ed della Pallottola Spuntata ed un Yusaku Matsuda appena riabilitato dopo il noto incidente del 1975, assieme al Toshiro Mifune consacrato dai films di Akira Kurosawa (Rashomon sopra tutti). All'epoca della sua uscita divenne il secondo film con più incassi nella storia del cinema giapponese: ben 2,25 miliardi di yen (15 milioni di euro!), e il tema della celluloide, cantato da Joe Yamanaka, ebbe quasi lo stesso successo con 517,000 copie vendute e riuscendo ad arrivare secondo per ascolti in classifica nazionale, stando alla Oricon. Stesso effetto lo ebbe anche in altri Paesi asiatici, soprattutto in Cina, dove venne soprannominata "Old Straw Hat" per le parole usate nella canzone.

Durante una vacanza in Giappone, un uomo viene pugnalato a morte durante una sfilata di moda: si scopre che l'uomo si chiamava Jonny Hayward ed era originario del Bronx di New York. Sul caso indaga Ichiro, che grazie ad un comunicato del detective Shuftan si viene a sapere che la madre Maria aveva sentito dire da suo figlio che partiva per "kiss me", ossia "Kirizumi". Ichiro decide di andare a Kirizumi per capirne di più: gli abitanti lo indirizzano verso un'anziana signora di nome Nakayama che conosce l'intera vicenda, ma sfortunatamente qualcuno ha deciso di metterla a tacere. Nel mentre avveniva il delitto, il figlio della stilista Kyoko, Kyohei Kori, investe una ragazza per poi gettare il suo cadavere in mare: non molto dopo decide di partire per New York, in un blando tentativo di dimenticare il tutto. Ichiro lo raggiunge a New York e il suo collega Shuftan fredda Kori per avere resistito all'arresto... alla fine la verità viene completamente a galla: Wilshere Hayward era il padre di Jonny, un soldato americano che aveva vissuto a Yokohama dopo la conclusione della WW2 e Kyoko era la sua compagna, assieme lo hanno dato alla luce e Wilshere se lo portò dietro dopo il ritiro degli alleati dal Giappone. Kyoko decise di sposare Yohei Kori, ma per proteggere la reputazione della sua famiglia e pur di coprire il suo passato, decise di togliere di mezzo Jonny... 

Se qualcuno di voi ha intenzione di acquistare la versione americana della pellicola di 100 minuti, ve la sconsiglio: vi farà perdere l'atmosfera interessante della versione giapponese di 133 minuti... perché vi darà la sensazione di essere su un puzzle a grandezza naturale con i tasselli che, lentamente, andranno al loro posto; nonostante i tentativi dell'avversario di sabotare l'intero gioco. Ed è per questo che apprezzo molto le commistioni tra giallo e poliziesco, poiché fino alla fine non si ha idea di chi sia l'assassino e molte scene sono più interessanti del solito (vedasi le analisi del dipartimento di polizia sul cappello di paglia e sulle poesie di Jonny). Sebbene il film abbia parecchi problemi evidenti come lo stesso Yusaku che si comporta come il Sugawara nei films di Fukasaku; le sfilate di moda troppo lunghe e ripetitive; ed un George che non sembra nemmeno un detective, ma un Franco Nero dei poveri, tutto ciò non intacca il messaggio di base del film. Nemmeno la stessa interpretazione di George e Yusaku, che danno una spinta in più al ritmo della pellicola: ricca d'azione negli USA e ricca di suspense in Giappone. 


E ricordatevi di tenere stretti i vostri cappelli di paglia... se avete alcuni ricordi impressi sopra di essi, una perdita sarebbe devastante.
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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