La Malavita Attacca... La Polizia Risponde! - 1977

Anno: 1977
Regista: Mario Caiano
Casa di produzione: Jarama Film, Capitol International
Paese di produzione: Italia

CAST
Leonard Mann: commissario Baldi
Liana Trouché: Irene Baldi
John Steiner: Rudy
Maria Rosaria Omaggio: Laura Olivieri
Chris Avram: professor Salviati (il Principe)
Ettore Manni: Rampelli

ATTENZIONE: SPOILER!


La quadrilogia poliziottesca di Mario Caiano


Siamo nel 1977, dove il cinema italiano vide ancora all'opera un filone che aveva subito un boom di successo l'anno prima, grazie a registi come Umberto Lenzi, che rilancia un Merli alla riscossa contro Tomas Milian (Il Cinico, l'Infame e il Violento) ed i suoi scagnozzi. Sempre lui creò quel capolavoro di citazioni misto a commedia, La Banda del Gobbo. Stelvio Massi ha voluto alzare il gomito ed ha creato un capolavoro movimentato come Poliziotto Sprint, dove vi è il solito Merli, ma senza i baffi; che interpreta le gesta di Armando Spatafora. Ed ha rubato il personaggio del Monnezza con La Banda del Trucido, da Lenzi, sostituendo il protagonista con un inespressivo Luc Merenda. Quest'anno, il regista Caiano sforna due sue creature, questa stramberia e un ottimo film d'azione (trama banale, ma per nulla pesante).

Il professor Salviati, detto il Principe, boss della mafia, torna a Roma dopo un periodo passato in Svizzera e trova i suoi affari in parte compromessi da Rudy, un bandito locale molto ambizioso, presuntuoso e pronto all'omicidio. Tra i due litiganti si inserisce il commissario Baldi, funzionario giovane e coraggioso, che tra l'altro si avvale della consulenza di un ex-collega, Rampelli. Infatti, grazie all'ex-poliziotto che però paga la sua collaborazione con la vita, Baldi riprende in mano un caso rimasto irrisolto: l'omicidio di tre boss in una casa affittata da Mario Olivieri, a sua volta scomparso. Il commissario, avendo scoperto trattarsi di un dipendente di Salviati, avvicina Laura, la giovane figlia paralitica di Olivieri, mantenuta paternamente da Salviati. Grazie all'amicizia fatta con la ragazza, Baldi riesce ad eliminare il professore, ma non senza prima eliminare Rudy, nella stessa villa in cui venne ambientato il regolamento dei conti con Montalbani, Tropea e Walter in Milano Violenta.

Regia sbalorditiva, ma schiacciata dallo scontro tra Mann e Avram. Mann interpreta il ruolo del giovine commissario dai metodi spicci, ma disposto a tutto pur di arrivare al regolamento dei conti finale. Ottimo anche John Steiner, doppiato da un attore romano ed il classico criminale dalla mente sopraffina a capo di una banda, che però dovrà fare i conti con un boss ancora più in alto di lui, che lo finirà. Degna di nota anche l'interpretazione della sig.ra Omaggio, dal suo volto capace di rubare i riflettori e che, determinatamente, vorrebbe fare molto di più oltre al suo pianoforte ed alla sua sedia a rotelle. Non c'è la massiccia azione nei restanti tre films di Caiano, ma del resto è una pellicola che ha tutti gli ingredienti classici del filone... pubblicità al whisky J&B, Alfa Romeo 1750 d'ordinanza di Mann ed una foto di Sergio Leone appesa al muro. E' da menzionare la colonna sonora del sottovalutato Lallo Gori, da inserire nei momenti più belli della storia del cinema per come abbia aperto il film: raffica di proiettili. Al rallentatore. E anche il fumo che esce dalla canna del mitra.


Il film arrivò nei paesi francofoni con il titolo semplice di Antigang, per indicare che il film era "contro le gang mafiose italiane" (?). Ma in Spagna arrivò come El Hampa Ataca, la Policia Responde, usando lo stesso titolo in italiano.

Pellicola consigliata agli appassionati del genere, poiché è uno dei tanti manifesti sulla crisi del genere in questione...
Ci vediamo in un'altra recensione, cari spettatori del blog!

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