|Speciale-Phantom of the Opera #4|: La leggenda dietro alla finzione

 



Christine smaschera Erik in una splendida illustrazione-


Questo speciale è in realtà molto diverso dal solito, non ci saranno adattamenti, ne film perduti, ci sarà però una leggenda, forse realmente accaduta, forse no, che sicuramente però resta molto affascinante e va conosciuta.


C'ERA UNA VOLTA A PARIGI...


E' cosa nota a tutti quelli che hanno letto il romanzo originale del 1911, che lo stesso Leroux nella prefazione sostiene la verità dietro a questa misteriosa figura, dietro allo Spettro dell'Opera. 

Stando a nuove prove e ritrovamenti parrebbe proprio che avesse ragione!

Lo scrittore Gaston Leroux


Secondo la leggenda, tutto inizia nel 1873, precisamente il giorno 28 Ottobre, giorno in cui ebbe luogo un devastante incendio nei pressi del teatro dell'Opera di Rue Pellettier, fra i coinvolti quel giorno vi fu anche un giovane e talentuoso pianista, riuscito a scappare miracolosamente dalla morte, destino diverso e molto più tragico per la fidanzata e mai diventata futura moglie di questo giovane pianista, infatti ella(secondo sempre la leggenda soprannominata "la Divina") , una ballerina nello stesso teatro rimase uccisa nell'incendio, assieme a molte altre persone.

Comunque sia, quel giovane pianista riportò severi danni e rimase per sempre sfigurato dall'incendio. sofferente per la perdita dell'amata e vergognandosi del suo volto decise di rifugiarsi nei sotterranei del Teatro Garnier, che in quell'anno era ancora in costruzione, verrà inaugurato solamente nel 1875.

Tanto più che il pianista venne dato per disperso e successivamente dato per morto sotto le macerie, pur non essendo mai stato trovato il cadavere. 

Così Ernest(il nome del pianista secondo la leggenda) non vide mai più la luce del sole, rimanendo per sempre nei sotterranei, nutrendosi solo di pesce dal lago sotterraneo( non è una licenza poetica  di Leroux). 

Il pianista Ernest poi morì in completa  solitudine, dedicando anima e corpo ad una lode di amore e morte, in memoria dell'amata perita nell'incendio. 

Il suo corpo venne poi ritrovato all'inizio del nuovo secolo, quando grazie al Fonografo si decise di conservare la voce dei talentuosi cantanti, registrando e poi mettendo il tutto in uno scrigno, destinato ai sotterranei dell'Opera Garnier, indovinate...

Fu in quell'occasione che venne ritrovato uno scheletro dagli operai, inizialmente fu considerato uno dei tanti fucilati anni prima proprio nei sotterranei, ed è qui che Leroux intervenne, sostenendo che quello scheletro non apparteneva ai fucilati ma era lo scheletro del misterioso "Spettro dell'Opera", secondo lo scrittore sempre, il corpo presentava i chiari segni descritti nella leggenda. 




Inoltre da quando il Garnier fu aperto, successero molti strani incidenti, o comunque eventi  senza apparente risposta.

Una giovane soprano, Kristina Nilsson*(e già il nome dice tutto) disse di aver udito, per tante volte, una voce melodiosa che la chiamava per  nome(e anche qui dovrebbe suonare un campanellino).

Molti musicisti affermarono inoltre di aver trovato i loro spartiti corretti da una mano misteriosa. 

Sembra   che una ballerina cadde dalle scale e morì schiantandosi sul gradino numero 13 della grande scalinata. 

Venne anche trovato, nel dietro le quinte, un operatore, o forse  macchinista,  morto per soffocamento, con segni intorno al collo,  si diede la spiegazione che l'uomo si  fosse suicidato, ma la corda in questione  non fu mai trovata. 

Esistono anche voci riguardo al fatto che delle lettere(esattamente come nel romanzo) venissero consegnate da un misterioso individuo ai proprietari, lettere molto spesso di minacce e richieste, inoltre si contano anche le apparizioni dello "Spettro" a ballerine e altri addetti ai lavori. 

Ma il più "grande" mistero legato alla leggendo dello Spettro dell'Opera, lo vuole responsabile di un incidente avvenuto una sera, durante la rappresentazione del Faust,  in cui uno dei lampadari cadde e uccise una donna del pubblico, seduta, esatto, sul posto numero 13, avvenimento poi ripreso anche nella storia e in molti adattamenti. 


Il Fantasma recide il lampadario nel film del 1943.

A tutto questo va sommato una fuga di notizie dagli addetti del teatro stesso, che di solito non hanno molta voglia di parlare dei fatti riguardanti Ernest, ovviamente tale voce è non stata  confermata.

 Secondo quanto riferito,  venne trovato anche uno scheletro con al dito un anello, in una specie di appartamento  a due stanze nei sotterranei(il nascondiglio del reale Fantasma?).



*Secondo molti, fu proprio questa famosa soprano ad aver ispirato il personaggio di Christine Daae, anche se non vi è conferma di questo.

Il soprano Cristina/Kristina Nilsson



Verità o meno, la leggenda di Ernest non può che affascinare, così come fece con Gaston Leroux ed è probabilmente destinata a rimanere senza una risposta definitiva sulla realtà dei fatti.


Se ti è piaciuta questa storia, ecco gli altri speciali dedicati al famoso Fantasma dell'Opera:

Das Phantom der Oper del 1916, il primo adattamento perduto 

Il meraviglioso film del 1925 con Lon Chaney

Uno sconosciuto adattamento in lingua spagnola, con l'attore Ibanez Menta





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