Nosferatu(1922)-Il capolavoro che ha segnato un genere-

 






Siamo tornati ancora una volta nel Sottobosco, dopo tanto tempo di pausa, con un film davvero unico nel suo genere, probabilmente il primo in assolutato a trattare questo argomento*, il film in questione è Nosferatu, per la regia di F.W Murnau. 
















-LA FIGURA DEL VAMPIRO-


Prima di parlare del film Nosferatu, è bene "ripassare" la storia di questa creatura non morta.

La figura del vampiro risale alla notte dei tempi, il non morto che torna in una sorta di non-vita dannata e che succhia il sangue, cioè la vita, alle sue vittime è presente praticamente in tutte le culture o quasi. 

Tuttavia dobbiamo l'invenzione del vampiro così come lo immaginiamo nella cultura odierna al 1700-1800.

E' nel corso di questi due secoli che, cominciano a venire scritti e pubblicati testi in cui  si forma la figura del vampiro così come è conosciuta oggi, misterioso, sensuale e con un fascino erotico.

 Le prime opere ad avere vampiri risalgono alla metà del 1700, in lingua tedesca, fra i molti possiamo citare ad esempio "Der Vampir", di H. Ossenfelder, uscito nel 1748.

Tuttavia fu John Polidori, prima medico e poi scrittore che col suo "Il Vampiro" del 1819, diede origine ad una vera e propria moda, questo suo racconto venne poi allestito in vari teatri, diventando molto famoso. 

A questo va poi aggiunto il famosissimo Varney il Vampiro, conosciuto anche come "Il banchetto di sangue(titolo originale Varney the vampire or The Feast of Blood) scritto da J, Malcolm Rymer, ma certe volte  attribuito   a  Thomas Prest, che venne pubblicato per la prima volta nel 1847, sotto forma di Pennydreaful(ovvero giornali a poco prezzo, di poco valore), quest'opera è la pietra miliria del genere vampiresco in cui vennero, per la prima volta, aggiunti luoghi comuni e stereotipi, poi riutilizzati una miriade di volte da autori futuri. 

Tutti questi racconti e romanzi però avevano un vampiro maschio come protagonista/antagonista, è solo con Sheridan  le Fanu e la sua Carmilla che iniziano a prendere piede le vampire di sesso femminile, datato 1871, il romanzo breve, Carmilla, che ha per protagonista l'omonima ragazza, impegnata in una relazione "amorosa" con la giovane Laura. 

Il vampiro però, se oggi così  conosciuto, deve la sua fama allo scrittore Abramo Stoker e al suo romanzo più famoso e ricordato "Dracula"(di cui abbiamo già parlato spesso qui sul Sottobosco). 

Dracula è praticamente il vampiro per eccellezza, quando si pensa al succhiasangue, viene in mente il famoso conte.




-IL REVENANT SULLO SCHERMO-


Come è naturale che sia, anche la figura del vampiro divenne ben presto parte integrante della cinematografia dell'orrore, già agli inizi del 900, non si calconano le miriadi di pellicole con un vampiro, quasi tutte purtroppo andate perdute,  va detto però che non sappiamo se siano proprio vampiri o film con "Vamp"(ovvero femme fatale, la donna pericolosa ma dannatamente bella e seducente), come nel caso di "The Vampire" di R. Vignola  del 1913. 

Il primo film in cui comparirebbe il famoso conte Dracula, invece è Drakula, presunto  film russo del 1920, di cui tuttavia non è rimasto assolutamente niente(e infatti, si dubita della sua esistanza stessa), il primo vero film in cui compare la figura del vampiro di Valacchia è quindi una pellicola del 1921, che abbiamo già trattato qui sul Sottobosco, ovvero Drakula Halala, non collegato però in alcun modo al romanzo di Abramo Stoker.

Per il primo adattamento del romanzo, ci tocca andare nel 1922, precisamente in Germania, per mano di un regista molto bravo nel suo mestiere 

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NOSFERATU 

1922

Anno: 1922

Regista: Friedrich W. Murnau 

Paese di Produzione: Germania

Casa di Produzione e Distribuzione: Prana Film 

Stato: Visibile(ne esistono diverse versioni)

Durata:  84 minuti 

Lingua: Muto, didascalie in tedesco

Colore: Bianco/Nero

-Ne esiste una versione con inserti colorati per le scene notturne e interni-


CAST

Max Schreck: Conte Orlok

Gustav V. Wangenheim: Thomas Hutter

Greta Schrodel*: Ellen/Elen Hutter

Alexander Granach: Knock 




Nosferatu,titolo originale Nosferatu eine Symphonie des Grauens(lett. Una Sinfonia dell'Orrore) è insieme ai film Der Golem(1915)  e Das Gabinet des Dr. Caligari(1920) il massimo simbolo del cinema espressionista tedesco. 

Nel 1921 venne fondata a Berlino una casa di produzione, la Prana-Film(i fondatori furono Albin Grau ed E. Dieckman), il principale progetto della piccola casa di produzione era di proporre film a tematica gotica e soprannaturale, il loro primo e purtroppo unico film, fu appunto Nosferatu(del perché ci arriveremo) uscito l'anno dopo la fondazione della casa, nel 1922.

Logo della Prana-FIlm 


L'idea di realizzare un film sui vampiri, si deve  all'occultista Albin Grau( già fondatore della piccola casa di produzione), ispirato da un suo personale ricordo legato ad alcuni anni prima, al tempo della grande guerra, un contadino serbo disse a Grau che il padre era un revenant. 

Venne quindi incaricato lo scenegiattore  Henrik Galeen(già famoso per film come Lo Studente di Praga e Il Golem come venne al mondo), il cuo compito era quello di scrivere una sceneggiatura basata sul romanzo di Stoker, pur non avendo comprato i diritti dalla vedova Stoker, ancora viva al tempo(un errore che costerà caro alla Prana-Film).

Galeen cambiò molti dettagli, l'ambientazione del film, da Londra ad un piccolo borgo tedesco, nome ai personaggi, dando nomi tedeschi  e aggiunse varie idee originali(come il nosferatu che porta la peste col suo arrivo), venne completamente eliminato il personaggio di Van Helsing.

Va anche detto che fu lo stesso regista Murnau a  riscrivere alcune pagine di suo pugno e si deve a lui un dettaglio molto importante per il mito del vampiro odierno, il sole, infatti nel romanzo di Stoker(e nella sceneggiatura di Galeen) Dracula non muore se entra in contatto con la luce solare, ma bensì diventa solo più debole. 

Probabilmente però il più grande cambiamento rispetto alla fonte originale è l'aspetto dell'antagonista principale, il conte Orlok/Dracula, se nel romanzo era all'apparenza un uomo normale, il vampiro di Murnau è totalmente l'opposto.

Pelato,  carnagione quasi cadaverica e con le orecchie a punta, il vampiro di Murnau non ha i canini appuntiti ma bensì i denti davanti, più che un pipistrello, esso assomiglia ad un ratto e non a caso i ratti saranno molto presenti nel film. 

Il conte Orlok(l'attore Max Schreck)



Il film Nosferatu è però tristemente famoso anche per un caso di cronaca, che di fatto ha quasi condannato la pellicola all'unirsi all'infinito elenco di film perduti, infatti la vedova Stoker, Florence, denunciò la casa di produzione e il regista stesso, per violazione dei diritti d'autore sul romanzo del suo defunto marito, all'epoca era ancora sotto copyright. 

La Prana-Film dovette quindi pagare una bella somma, non sappiamo quanto di preciso, nonostante fosse già afflitta da problemi econominci, grazie alla causa dovette dichiarare la bancarotta, ma la sorte peggiore toccò al regista Murnau: vedere tutte le copie del suo capolavoro distrutte. il regista, senza dire niente però,  nascose una copia per se stesso e grazie a quel gesto, oggi il film è diventanto un classico ed è totalmente visibile, in versione anche integrale.


Nosferatu ha poi influenzato molti registi, primo fra tutti Herzog, che nel 1979 porterà nelle sale la sua intepretazione del film, con l'attore Klaus Kinski nel ruolo di Orlok/Dracula.

La famosa scena in cui si vede l'ombra del vampiro salire le scale, è entrata nell'immaginario 
collettivo- Fu fra l'altro, un aggiunta di Murnau, nella sceneggiatura originale non vi era, ma voi, riuscite ad immaginare il film senza questa iconica scena? Io personalmente non vi riesco.

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-LEGGENDE SULLO SCHERMO-


Subito dopo l'uscita del film, iniziarono a girare già varie voci e dicerie riguardo il personaggio del conte Orlok, si diceva fosse un vero vampiro, scovato da Murnau sui Carpazi,  per rendere più credibile il suo capolavoro, altri sostenevano invece che dietro al trucco del nosferatu vi fosse lo stesso regista, questa leggenda deve in realtà le sue origini al nome dell'attore stesso, chiamato Max Schreck, appunto in italiano più o meno "Massimo Spavento"(da questa leggenda nasce poi il film del 2000 "Shadow of the Vampire", in cui si narra appunto dello Schreck vampiro).

L'attore Max Schreck, nel 1922, anno di uscita del film Nosferatu-



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L'attrice è nota anche per aver scritto la sceneggiatura de "Das Gespenst im Opernhaus" primo adattamento del romanzo più famoso di Leroux, Le Fantome de L'Opera, il film in questione, uscito nel 1916 ed è andato perduto(purtroppo)

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